Messina, ecco il dossier di candidatura a capitale italiana cultura 2020

Messina è candidata ufficialmente a capitale italiana della cultura 2020. L’assessore alla Cultura, Federico Alagna, ha presentato il dossier di candidatura intitolato “Messina 2020, crocevia di popoli e culture” che è il frutto di numerosi tavoli partecipativi con il mondo dell’associazionismo e la cittadinanza tutta.

“Sappiamo bene – ha detto Alagna – che non sarà facile aggiudicarsi questo titolo, anche in considerazione delle ‘corazzate’ che competono con noi e del semplice fatto che l’ultima città ad avere questo riconoscimento è stata un’altra siciliana, ovvero Palermo. Ma questo lavoro non andrà comunque sprecato: ‘Messina 2020, crocevia di popoli e culture’ è un piano culturale strategico, condiviso e concordato da una pluralità di soggetti, che assorbe ed accoglie, a partire dalla visione della città-porto di Matvejevic, la pluralità di identità di cui è fatta la nostra città, spesso tra loro contraddittorie. E’ un documento – continua Alagna – che parte dal lavoro svolto in questi anni, dagli oltre duecentocinquanta milioni investiti (con progetti già finanziati) dal Comune e dagli altri partner di Messina 2020 per una città più aperta, accogliente, culturalmente viva, sostenibile ed accessibile, tecnologica.

Inoltre, abbiamo proposto per il 2020 dodici eventi principali, di alto rilievo, per un valore di oltre quattro milioni di euro, includendo la relativa fattibilità finanziaria ad ulteriore dimostrazione dell’assoluta concretezza e realizzabilità di questo percorso. Tra gli altri, mi piace citare il Sicily Light Art Fest, che diverrebbe uno dei dieci festival europei di luci (insieme a Praga, Amsterdam ed altre prestigiose città) ed il primo in Italia, sviluppando ed arricchendo l’esperienza del Kernel. O, ancora, il ritorno a Messina della Rassegna Internazionale del Cinema di Messina e Taormina, in occasione della sua 66^ edizione, fino ad una mostra-evento degli argenti messinesi del ‘600 e del ‘700, dall’altissimo profilo culturale. Ad eccezione di quelle economicamente più impegnative, la maggior parte di queste iniziative – conclude Alagna – sono realizzabili indipendentemente dal successo della candidatura: basterà la volontà delle istituzioni e degli attori coinvolti di portarle avanti congiuntamente”.

Le città candidate sono 46 e verranno valutate dal Mibact sulla base della qualità e della sostenibilità della proposta presentata, della coerenza del progetto con le strategie di sviluppo della città, nonché della programmazione e degli investimenti in termini culturali, ma anche turistici, di coesione sociale, infrastrutturali e di innovazione tecnologica. Entro il 15 novembre verranno selezionate le 10 finaliste e entro il 31 gennaio 2018 verrà conferito il titolo alla città vincitrice.

 

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