giovedì, 2 Maggio 2024

Nautica in Sicilia, opera Marina Ragusa è porto hub

Venerdì scorso l’inaugurazione con Lombardo. Ora si pensa a Comiso

Festa a Marina di Ragusa per l’inaugurazione del porto turistico, il più grande della Sicilia come infrastruttura per la nautica da diporto (850 posti) e uno dei più moderni e avanzati in Italia e in Europa per tecnologie all’avanguardia, parametri di funzionalità, sostenibilità ambientale e impatto estetico. E sull’infrastruttura punta molto la Regione che lo ha riconosciuto nel piano regionale della nautica da diporto in Sicilia come porto hub, cioè a vocazione extraregionale, poiché per la sua ubicazione strategica potrà attrarre flussi da sud e intercettare rotte che, provenienti dal Tirreno e dall’Adriatico, puntano attraverso lo Jonio verso la Grecia, la Turchia, l’arcipelago maltese, il Nord Africa, la penisola iberica. “L’hub – ha sottolineato Raffaele Lombardo, presidente della Regione – consentirà di riqualificare il nostro territorio grazie alla qualità e alla quantità dell’offerta dei servizi nautici e dei servizi collegati rispettosi dei fondali e degli ecosistemi marini e indispensabili a un concreto start up”. Soddisfatto anche il presidente della Provincia Franco Antoci: “l’inaugurazione del porto conferma che la sinergia tra pubblico e privato è vincente. E questo esempio è di buon augurio per altre infrastrutture, prima tra tutte la realizzazione dell’autostrada Ragusa-Catania. Mi auguro infine che il completamento e l’avvio del nuovo porto di Marina di Ragusa possa seguire l’inizio di una grande stagione di inaugurazione di tante altre infrastrutture necessarie al nostro turismo, tra cui per primo l’aeroporto di Comiso”. E sullo scalo di Comiso si è soffermato anche Nino Minardo, deputato del PdL, annunciando che oggi incontrerà il vicepresidente di SoACo, Pippo Tumino, “per dare ogni tipo di ausilio possibile, sia in sede parlamentare che di confronto con i rappresentanti del governo centrale, utile per portare a conclusione il progetto dell’aeroporto ed il suo avvio".
Costato poco meno di 70 milioni di euro, metà capitale pubblico metà privato, il porto è stato realizzato dall’Ati (associazione temporanea d’imprese) formata da Tecnis spa, SiGenco spa, Silmar srl. I lavori sono iniziati l’11 aprile 2006 e si sono conclusi il 30 aprile scorso.

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