Slitta di 45 giorni il termine ultimo per la presentazione dei Piani di utilizzo del demanio marittimo (Pudm) della Regione siciliana per i comuni siciliani. Lo ha stabilito l'assessore regionale al Territorio, Sebastiano Di Betta. Finora, infatti, dei 122 comuni costieri siciliani che hanno l'obbligo di predisporre il Pudm, soltanto 49 lo hanno presentato.
Nell'agosto del 2011 sono state emanate nuove linee guida per la redazione dei piani che assegnano ai comuni costieri sei mesi di tempi per l'adeguamento e/o la redazione dei PUDM, e quindi i tempi per la presentazione dei Piani sono scaduti il 19 febbraio scorso.
I piani presentati prima della pubblicazione delle linee guida sono validi, nel senso che comunque l'Ufficio li sta istruendo, ma necessitano di adeguamenti che sono richiesti alle amministrazioni comunali. Dopo la pubblicazione delle linee guida soltanto i comuni di Palermo, San Vito Lo Capo e Santa Croce Camerina hanno presentato il Piano, mentre circa una diecina di altri Comuni hanno chiesto una dilazione dei tempi, per poter ultimarne la redazione. Il servizio Demanio marittimo dell'assessorato al Territorio ha costituito una task force per l'esame di questi, secondo l'ordine cronologico segnato. Vista la necessità che anche i piani presentati siano adeguati alle nuove linee guida l'assessore ha deciso di prorogare i termini per evitare i commissariamenti.
"E' necessario che al più presto le amministrazioni locali – ha detto Di Betta – predispongano questo strumento di pianificazione per programmare il rilancio del settore, anche confrontandosi con le organizzazioni di categoria, per arricchire i piani con l'utilizzo di ulteriori spiagge così da implementare le attività turistico-balneari, migliorando i servizi e producendo ricchezza e occupazione".