Se la promozione passa dai murales, l’esperimento di Camporeale


Camporeale, piccolo paese in provincia di Palermo, sceglie i murales e le opere di Igor Scalisi Palminteri per raccontare l’anima autentica del borgo “del vino e del legno”. In questo caso il lavoro di Palminteri è caduto sulla Madonna dei Peccatori, venerata a Camporeale, raffigurata secondo l’iconografia con il manto aperto ad accogliere i peccatori; su un vignaiolo sorridente con in mano un bicchiere di buon vino; e su un falegname al lavoro, un po’ mastro Geppetto, un po’ San Giuseppe.  Il riferimento spassionato è, quindi, al borgo, conosciuto per il lavoro dei suoi artigiani del legno, per la presenza delle tante falegnamerie; e per le vigne che abbracciano il paese.

Il progetto è dell’associazione turistica Pro Loco Camporeale, in partenariato con l’associazione culturale CamporealeLive e attinge al bilancio partecipativo del Comune.

“Appena mi hanno proposto questo progetto, ho aderito in maniera entusiasta – dice il sindaco Luigi Cino – perché questi murales raccontano profondamente Camporeale”.

L’intento è quello di cucire un itinerario turistico che, tramite le tre opere, possa portare il visitatore – che magari giunge per caso o seguendo un circuito da winelover – dentro i vicoli e le botteghe artigiane più autentiche del paese.

“L’idea è quella di valorizzare angoli delle vie del centro, con immagini fortemente legate alle tradizioni e all’identità del paese: l’agricoltura, l’artigianato e la grande devozione per la Madonna, a cui è consacrata Camporeale”, spiega Benedetto Alessandro, presidente delle due associazioni.

 

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