Siracusa, albergatori e guide contro degrado: così perdiamo turisti

“Una città in preda al caos che sta portando l’accoglienza del turismo a livelli molto bassi e sta compromettendo la fidelizzazione dei visitatori, con il rischio che Siracusa possa smarrire l’attrattiva turista accreditata negli anni». È la denuncia di Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori Siracusa che, con Carlo Castello, presidente dell’associazione Guide turistiche Siracusa e Vittorio Pianese, coordinatore del Patto di responsabilità sociale, ha incontrato il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, per chiedere un’azione incisiva contro le tante criticità registrate in città e in Ortigia in particolar modo.

“Il riferimento – spiega Giuseppe Rosano – è a motocarrozzine e giri in barca, attività svolte molto spesso in assenza di licenza di esercizio e che, con le loro postazioni, occupano i marciapiedi della città insieme ai venditori di paccottiglie, ostacolando il transito di cittadini e turisti. Quanto all’arrivo delle navi da crociera, è un susseguirsi di tentativi di accaparrarsi, spesso con risse, il cliente da parte di persone che si sostituiscono alle guide turistiche. È inoltre impossibile transitare dal parcheggio molo Sant’Antonio attraverso via Malta per accedere in Ortigia dal Ponte Santa Lucia, a causa dei tanti venditori e dei numerosi casotti di vendita di giri in barca. I dehors – continua il presidente di Noi albergatori Siracusa – hanno poi invaso ogni strada, basti pensare a via Cavour, via Roma, via del Crocifisso ecc. mentre gli orari di carico e scarico merce non vengono rispettati: in corso Matteotti, piazza Archimede e piazza Duomo, solo per fare qualche esempio, invasi da camion e mezzi di ogni genere a qualsiasi orario. A tutto ciò, la sera si aggiunge la musica ad alto volume che va avanti a notte inoltrata, costringendo parecchi turisti a lasciare gli alberghi. Non è più plausibile – coclude Rosano – che una città bella e ammirata da tutto il mondo, come l’evento D&G ha dimostrato, debba trovarsi in balia di soggetti che ne deturpano l’immagine e rovinano la reputazione”.

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