Vino e archeologia concorrono a fare grande un territorio ricco di storia, natura e vocazioni produttive. E' questo l'orizzonte su cui si muove l'accordo siglato tra Viticultori Associati di Canicattì e l'Ente Parco della Valle dei Templi di Agrigento che, già dalla vendemmia 2011, prevede l'acquisto e la vinificazione delle uve prodotte all'interno della Valle da parte della cantina vitivinicola agrigentina. L'intento è quello di valorizzare i vigneti "storici" della Valle.
La convenzione fa parte di un più ampio ed ambizioso progetto di Viticultori Associati di Canicattì volto a valorizzare le risorse materiali ed immateriali del territorio: infatti, oltre all'utilizzo della Miniera di Taccia Caci di Aragona (della famiglia di Pirandello) dove saranno affinate le bottiglie più pregiate dell'azienda siciliana, si estende anche all'area del Parco Archeologico di Agrigento, con la gestione agronomica dei vigneti presenti nell'area archeologica e la vinificazione delle uve raccolte. Per nove anni la CVA di Canicattì si impegna ad acquistare le uve prodotte dai vigneti selezionati all'interno dell'area archeologica e a vinificarle, almeno una parte, sotto il marchio Diodoros di proprietà del Parco archeologico di Agrigento. Nascerà così il "vino dei Templi", una o più etichette che potranno riprodurre il sistema visivo proprio del Parco.