Incrementare i flussi turistici di nicchia e innalzare la qualità dell'offerta turistica. Sono gli obiettivi che la Provincia di Trapani intende perseguire grazie al finanziamento di 2 milioni di euro destinato alla creazione di "marchi d'area e club di prodotto" da attivare in base ai principi di certificazione ambientale. I fondi sono stati determinati nell'ambito dei "Piani integrati di sviluppo territoriale", Orizzonte Mediterraneo.
Il progetto promuoverà azioni per la creazione di un marchio d'area, che è di fatto paragonabile ad una certificazione di qualità ambientale-turistica-territoriale, al quale possono partecipare imprese legate al settore turistico e al suo indotto come ad esempio strutture ricettive, imprese agroalimentari, di artigianato e del settore della ristorazione.
L'operatore potrà ottenere il marchio d'area aderendo ad un protocollo d'intesa che prende atto del possesso di certificazioni ambientali come Ecolabel ed Emas dell'Ue, delle norme internazionali Iso, delle Dop, Igp e Docg per le produzioni enogastronomiche o che prevede la realizzazione di azioni ambientali come il risparmio idrico ed energetico o la raccolta differenziata.
Gli operatori che si doteranno di tale marchio potranno essere inseriti in un circuito virtuoso che metterà in collegamento la domanda con l'offerta per acquisire nuovi mercati e attrarre quindi nuovi flussi turistici particolarmente sensibili alle tematiche ambientali. Tra gli strumenti di acquisizione di nuovi mercati ci sarà la collaborazione con l'Enit che selezionerà mercati e operatori attenti all'ambiente e con le associazioni degli emigranti che, operando in paesi che da anni adottano comportamenti e politiche ambientali, favoriranno il cosiddetto ‘turismo di ritorno'.
"Il primo passo – spiega Saverio Panzica, dirigente dell'assessorato regionale Turismo, Sport e spettacolo – sarà quello di istituire, entro la fine dell'anno, il marchio d'area Provincia di Trapani e delle altre sei province regionali siciliane che fruiranno di questa forma di finanziamento, per poi raccogliere le adesioni delle imprese che intendono operare nella direzione della qualità e del rispetto ambientale".