Turismo accessibile, in Sicilia 130 lidi balneari promossi a pieni voti

In tutta la Sicilia si contano ben 130 strutture balneari accessibili post-Covid (61 pubbliche e 69 private), di cui 34 nella provincia di Siracusa (20 pubbliche e 14 private) e 17 nel territorio aretuseo (12 pubbliche e 5 private), la più virtuosa della Sicilia. Un incremento quasi del 20% rispetto ai dati dell’anno precedente.

E’ quanto emerge dal report “Sicilia e Siracusa, Mare per tutti 2021”, esempio virtuoso di sinergia vincente tra pubblico e privato, fortemente voluto e coordinato da Bernadette Lo Bianco, presidente dell’Associazione “Sicilia Turismo per Tutti”, che per il 2021 ha l’obiettivo di promuovere un turismo accessibile ed un’accoglienza di qualità, attraverso il superamento di tutti quegli ostacoli che impediscono di godere a pieno dell’esperienza turistica e di tutta la bellezza del territorio siciliano.

Tutte le informazioni raccolte – al fine di avere la massima divulgazione e di consentirne la fruizione a tutti i turisti ed ai cittadini – saranno, poi, inserite nel portale della Regione Sicilia e nelle singole piattaforme informatiche di tutti i partner del progetto.
Sempre in attuazione di questo progetto, le spiagge dovranno essere dotate non solo dei necessari servizi per le persone con disabilità motoria (scivoli all’ingresso, servizi igienici dedicati, ecc.), ma dovranno possedere anche una serie di altri strumenti che possono renderle davvero alla portata di tutti. Devono permettere alle persone con difficoltà motorie di entrare in acqua e di muoversi nel bagnasciuga.
Con l’auspicio che nelle varie strutture balneari verranno installate, se non ci sono già, delle pedane tattili, che permetteranno alle persone cieche di orientarsi in autonomia negli spazi e fruire di tutti i servizi, e degli ausili visivi per le persone sorde.
Le passerelle dovranno essere realizzate in materiale eco-compatibile, nel rispetto dell’ambiente. Come tutti i momenti di crisi e di profondo riordinamento dello stile di vita sociale, vi sono opportunità da cogliere, ad esempio per migliorare l’accessibilità delle strutture balneari ma vi è anche il rischio, altrettanto concreto, di regressione, dovuto a disattenzioni o sottovalutazione dell’impatto nella creazione di procedure o
prassi legate alle nuove esigenze di igiene e sanificazione.

Spiagge per tutti accessibili 2021

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