Arriva in Sicilia il primo esperimento concreto di “turismo relazionale”. Si tratta del secondo volume della “Guida del diportista”, dedicata ai diportisti nautici e ai viaggiatori di terra e realizzata dall’assessorato regionale al turismo. Il volume racconta come scoprire la Sicilia più nascosta e vivere l’isola dal mare in quattordici itinerari. Nella pubblicazione viene messa assieme, e proposta al turista-viaggiatore, ed ecco allora perché si parla di turismo relazionale, l’intera gamma delle risorse naturali, culturali, storiche ed enogastronomiche del territorio siciliano. Cuore della guida sono infatti i territori centrali della Sicilia solcati dalla A19 Palermo-Catania, trait d’union di un nuovo turismo legato all’automobile, che attraverso i caselli autostradali, dalle uscite di Villabate, Termini Imerese, Scillato, Resuttano, Caltanissetta, Enna, Mulinello, Agira, Catenanuova, Sferro-Gerbini e Ragusa, conduce il turista-automobilista a percorrere l’autostrada con altro spirito, non esclusivamente in modo veloce, ma alla scoperta di luoghi spesso poco conosciuti. Ciascun percorso conduce alla scoperta di castelli, chiese, borghi e riserve naturali e segnala anche le strutture ricettive dove sostare: alberghi, villaggi, rifugi alpini, b&b, aziende agrituristiche e strutture di ospitalità conventuale, oltre che forme di ricettività per i più giovani come ostelli, case vacanza e pensionati studenteschi.