martedì, 5 Novembre 2024

Dall’aeroporto alla ferrovia, a Catania il punto su infrastrutture e mobilità

Aeroporto, porto, strade, ferrovie e metro: progetti, governance e dati sugli investimenti sono stati illustrati nel corso del convegno “Crescere con le infrastrutture in Sicilia”, svoltosi al Dicar di Catania e promosso dall’Ateneo etneo.

Al tavolo dei relatori, gli esperti dei trasporti su ferro, strada, via aerea e marittima, che hanno fatto il punto su un settore che oggi rappresenta il perno su cui far ruotare la crescita economica e sociale dell’Isola. Progetti, governance e dati relativi agli investimenti di aeroporto, porto, strade, ferrovie e metro, sono stati illustrati alla presenza del neo assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, alla sua prima uscita pubblica: “Questa occasione è un momento importante di raccordo con tutti gli interlocutori del territorio – ha sottolineato –. Nel podio delle aspettative dei siciliani, oltre al lavoro e alla salute, ci sono le infrastrutture, che migliorano la qualità della vita e contribuiscono a valorizzare la nostra terra”.

Una sfida che parte proprio dallo scalo aeroportuale etneo, infrastruttura di primaria importanza per la Sicilia Orientale: “Investiremo 100 milioni di euro per la programmazione 2017/2020 – ha spiegato l’ad Sac Nico Torrisi – che cambieranno il volto dello scalo, adeguando l’infrastruttura ai numeri record raggiunti negli ultimi tempi. Noi faremo il massimo che garantire standard qualitativi alti, ma occorre guardare anche all’intermodalità per offrire servizi commisurati al costante incremento dei passeggeri. Garantiremo massima collaborazione alle istituzioni regionali, per contribuire alla creazione di una rete strategica a favore della mobilità”.

E dall’aeroporto al porto la corsa dista solo pochi km: “Lo scalo catanese – ha detto il dirigente dell’Area Tecnica dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar di Sicilia Orientale Riccardo Lentini – negli ultimi anni ha cambiato il suo volto, con investimenti su opere strategiche (come la darsena, il prolungamento del molo foraneo e la riqualificazione della vecchia Dogana) che hanno consentito di moltiplicare il trend del traffico ro-ro e traghetti. Adesso la vera sfida è quella relativa al waterfront e alla creazione di una cerniera funzionale con il cuore del capoluogo etneo”.

Per quanto riguarda la metro, il direttore generale della Ferrovia Circumetnea Alessandro Di Graziano, ha annunciato che “il vero obiettivo strategico che rivoluzionerà la nostra città è fissato per il 2023, quando avremo la possibilità di andare in metro da Misterbianco all’aeroporto”.

Una proiezione sul futuro è anche quella del direttore del coordinamento territoriale dell’Anas Ugo Dibennardo: “L’autostrada Catania-Palermo per esempio diventerà presto smart-road, con sistemi di comunicazione tra veicoli e strada, incremento dei livelli di sicurezza (videosorveglianza con rilevazione di eventi pericolosi, funzionalità di riprese diurne e notturne in qualsiasi condizione metereologica), accessi intelligenti, green island, sistema wired e hot spot Wi-Fi”. E nel piano investimenti nazionale 2016/2020 (23,4 miliardi di euro in Italia), tra gli interventi che riguarderanno anche la Sicilia, il risanamento strutturale di ponti e viadotti sulle strade statali e sulle autostrade (lotto quest’ultimo da 8 milioni per l’Isola), l’adeguamento degli impianti nelle gallerie, ma soprattutto il completamento di itinerari strategici».

A chiudere il quadro l’amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia Orazio Iacono, che in Sicilia conta 1379 km di infrastruttura, 10,8 milioni di passeggeri/anno, 157 stazioni, 377 Treni Regionali e 20 intercity: “Per il rafforzamento del trasporto ferroviario in Sicilia stiamo puntando su 3 pilastri – ha spiegato – investimenti del gestore dell’infrastruttura (1,8 miliardi di euro sostenuti al 2016 e circa 15 miliardi pianificati nel periodo 2017-21), ampliamento dell’offerta di trasporto di Trenitalia e più comfort a bordo, investimenti in impianti, informazione e tecnologia, acquisto di nuovo materiale rotabile da parte della Regione Siciliana con il supporto di Trenitalia. Il piano prevede progetti “Easy Station” e “Smart Station”: entro il 2026 infatti trasformeremo e adegueremo 24 stazioni siciliane medio/grandi per renderle più accessibili e confortevoli ai viaggiatori caratterizzandole con uno standard architettonico unico e funzionale”.

 

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