Da gennaio a Palermo arriva il taxi-sharing. “Sarà il nostro Uber”, lo ha definito il sindaco Leoluca Orlando. E così dopo la sperimentazione avviata da qualche mese all’aeroporto “Falcone Borsellino”, con l’anno nuovo debutta il nuovo servizio di trasporto urbano dopo l’installazione delle tabelle e l’ordinanza dell’Ufficio Traffico.
In pratica, sarà possibile condividere il taxi al costo fisso di 2 euro a persona su cinque percorsi urbani che mettono in collegamento il centro città con i principali parcheggi e terminali di autobus. Al costo di 8 euro a persona, con un minimo di quattro persone, sarà invece possibile effettuare le corse da e per l’aeroporto.
Il primo dei cinque percorsi urbani previsti collegherà la Stazione Centrale a piazza Papa Giovanni Paolo II passando per piazza Ruggero Settimo. Il secondo collegherà il parcheggio Basile con la Stazione Centrale, mentre il terzo il parcheggio di via Nina Siciliana con piazza Castelnuovo passando per piazza Principe di Camporeale. Il quarto percorso collegherà il Foro Umberto I con via Notarbartolo passando per piazza Castelnuovo ed infine, il quinto collegherà piazzale Lennon con piazza Castelnuovo, con passaggio intermedio in via Notarbartolo.
Il percorso extraurbano partirà dalla Stazione Centrale per arrivare all’aeroporto con cinque fermate: piazza Ruggero Settimo, via Dante, viale Piemonte, piazza Matteotti e via De Gasperi.
Le vetture che aderiranno all’iniziativa saranno identificabili grazie a un disco giallo con la scritta “Taxi Sharing” e sarà possibile attivare il servizio tramite le centrali radio-taxi già attive in città, che smisteranno le prenotazioni presso i centri di raccolta o le aree di stazionamento, che sono la Stazione Centrale, piazza Castelnuovo e piazza Papa Giovanni Paolo II. A breve, sarà anche attiva una app dedicata che “attraverso la geolocalizzazione – come ha spiegato il presidente di Confesercenti, Mario Attinasi – sarà possibile individuare il taxi più vicino, prenotarlo ed effettuare il pagamento del servizio direttamente con io proprio smartphone”. Il servizio si avvarrà ovviamente di una propria piattaforma online.
“Questo provvedimento conferma – ha detto Orlando in conferenza stampa – che questo è l’anno della mobilità per la città di Palermo. Il taxi sharing sarà il nostro Uber, servizio che non arriverà mai a Palermo perché ci pensiamo da soli”.
“Questo servizio – ha sottolineato l’assessora Giovanna Marano – è anche il frutto di una importane collaborazione fra l’amministrazione e le associazioni di categoria, che hanno compreso l’importanza di questo strumento per rendere un servizio competitivo ed efficiente ai cittadini”.