La sentenza del Consiglio di Stato con la quale è stata annullata la vendita della ex Siremar non cambia i piani della Compagnia delle Isole. I giudici di appello avevano respinto il ricorso presentato dalla società del presidente Salvatore Lauro. Nel mirino dei giudici amministrativi era finita una controgaranzia fideiussoria della Regione siciliana a Unicredit, a sua volta garante di Compagnia delle Isole, e ritenuta illegittimo aiuto di Stato.
Ma la società marittima con le sue quattordici navi e aliscafi continuerà a garantire i collegamenti dai porti di Milazzo Palermo Trapani e Porto Empedocle per le Eolie, Egadi, Ustica, Pantelleria e le Pelagie. "E' stata fatta l'ennesima confusione su questa vicenda. Confusione per alimentare allarmismi e per danneggiare il nostro lavoro. Per creare problemi con fornitori e con le banche – dice Alessandro Seminara amministratore delegato della società – La sentenza emessa il 7 febbraio scorso dal Consiglio di Stato non ha annullato il contratto di cessione del ramo d'azienda Siremar in favore di Compagnia delle Isole Spa. La società continuerà nel regolare svolgimento della propria attività e continuerà ad assicurare tutti i servizi ai suoi clienti. I magistrati – aggiunge l'amministratore delegato – hanno scritto nero su bianco che la decisione non può incidere sul contratto. E' utile precisare che tanto l'atto di cessione dell'azienda del 2011 quanto la convenzione sottoscritta nel luglio 2012 sono contratti di diritto privato e il giudice amministrativo non ha alcuna giurisdizione".
Adesso la compagnia delle Isole passa al contrattacco. Presenterà un esposto alla procura di Palermo per denunciare tutte le anomalie e intimidazioni subite in questo anno. L'ex Siremar in questo mese di febbraio nonostante il clima ha aumentato del 90% il fatturato rispetto allo stesso periodo del 2012.