domenica, 28 Aprile 2024

Tirrenia, anche Siremar verso commissariamento

Il provvedimento di Matteoli per accelerare la privatizzazione

Dopo Tirrenia anche per Siremar scatta la procedura d'insolvenza. Secondo fonti vicine all'azienda, il ministro dei Trasporti Altero Matteoli avrebbe già firmato il commissariamento, mentre per altre fonti il provvedimento sarà firmato la prossima settimana. Con il commissariamento, anche Siremar sarà ripulita dai debiti per renderla più "appetibile" al mercato. La prima ipotesi è che Tirrenia e Siremar vengano vendute in blocco, la seconda è che siano cedute separatamente. Nell'ambito di questa ultima ipotesi, le stesse fonti ipotizzano uno scenario nuovo: la vendita a "spezzatino" delle singole tratte di Siremar. Tra i possibili acquirenti rimane la Regione siciliana, che al momento è il maggiore azionista di Mediterranea holding, la spa che ha già presentato al commissario Giancarlo D'Andrea un offerta per l'intero gruppo.

In questa fase in evoluzione, comunque, i collegamenti tra la Sicilia e le isole minori non sono a rischio anche se nei giorni scorsi due aliscafi, in partenza da Lipari, sono rimasti a secco e le corse  sono state annullate perché i fornitori si sarebbero rifiutati di consegnare il carburante, pretendendo il pagamento di crediti. Una situazione continuamente in bilico per cui anche Christian Del Bono, presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia e presidente Federalberghi Isole Eolie, si augura si possa arrivare a una soluzione al più presto. "E' arrivato il momento di scoprire le carte – dice – desideriamo chiarezza sulle convenzioni. Abbiamo il diritto di capire quali meccanismi si pensa di porre in essere per garantire: la qualità e la quantità del naviglio, il numero di linee, la periodicità dei collegamenti, le penali da far pagare nel caso di inosservanza dei termini contrattuali, la certezza che queste vengano pagate, l'attività di sorveglianza ecc. ecc. Tutto questo è importante capirlo e discuterlo adesso e non a giochi fatti. Ci si rende conto – conclude Del Bono – che la mancanza di certezze sui collegamenti sta mettendo seriamente a repentaglio la nostra capacità di competere nei confronti delle altre destinazioni turistiche del mediterraneo?"

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