giovedì, 19 Dicembre 2024

Tirrenia, Mediterranea aumenta capitale ma cambiano soci

Escono Tomasos e Coccia e Lombardo annuncia: a noi basta 0,1%, meglio nuovi soci

Ok alla ricapitalizzazione fino a 25 milioni ma Mediterranea holding perde per strada alcuni azionisti eccellenti. Il principale azionista privato della holding e titolare del gruppo armatoriale Ttt Lines, Alexis Tomasos, e l'ex presidente di Confitarma Nicola Coccia, hanno infatti preannunciato la loro uscita dalla compagine sociale. E ora la società costituita per rilevare Tirrenia guarda al possibile ingresso di nuovi soci finanziari. In pole position c'è Vincenzo Franza, titolare dell'omonimo gruppo siciliano, che ha però risposto con un no comment all'indiscrezione. Ma c'è anche un consorzio di lavoratori Tirrenia disponibili a investire parte del proprio tfr.

Dal canto suo, il maggior azionista di Mediterranea holding, la Regione Sicilia non ha sottoscritto l'aumento di capitale. "Non ci si meravigli – ha scritto il governatore Raffaele Lombardo sul proprio blog – perché noi non siamo li per avere la maggioranza. A noi basta lo 0,1%. Il fatto che qualcuno sia uscito mi dispiace – ha aggiunto – ma credo che non avessero versato né il 30% e neppure il 10% del capitale. Ci sono stati dei soci che sono stati nella compagine sociale in attesa di vedere cosa succedesse. Io credo che con la sostituzione di questi soci la Mediterranea Holding avrà le idee più chiare e potrà procedere più speditamente". Lombardo infine ha ribadito che "noi intendiamo partecipare all'acquisto di Siremar e Tirrenia insieme e intendiamo dare un messaggio preciso: è sbagliato ed è grave pensare di smembrare il sistema Tirrenia-Siremar per regalicchiarlo, magari sotto mentite spoglie, a questo o a quell'imprenditorie più o meno amico". Lombardo ha invece spiegato che intende "favorire l'ingresso di un gruppo di dipendenti che vogliono entrare, di qualche armatore delle isole minori della stessa Sicilia e di altri imprenditori, alcuni di Catania, che intendono sottoscrivere una parte di questo capitale e anche altri nomi".   

Intanto l'assemblea riunita ieri ha riaffermato "la ferma volontà di perseguire l'acquisizione del gruppo Tirrenia partendo dall'offerta formulata al commissario straordinario" Giancarlo D'Andrea "e prodotta fin dal 9 agosto scorso" che è di 75 milioni, ha confermato Lauro. La nuova offerta prevede un impegno finanziario maggiore e tiene conto dello stato d'insolvenza di Tirrenia, per cui l'investimento esclude il debito di circa 650 milioni di euro che grava sulla compagnia.

 

 

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