giovedì, 14 Novembre 2024

Agrigento, Confindustria Alberghi: in 2 anni calo del 50%

Allarme per il settore: dipendenti in cassa integrazione accanto al crollo del costo delle camere

"Nel 2008 e 2010 il comparto turistico agrigentino ha subito un calo pari al 50%. Nel 2009 grazie anche alla cassa d'integrazione interna, tutti gli operatori turistici agrigentini hanno messo l'80% del personale in cassa d'integrazione. Alcuni hanno chiuso, altri invece hanno diminuito il costo del personale. Oggi una camera di hotel a 4 stelle ad Agrigento si vende a 80 euro, quando nel 2007 le tariffe erano comprese tra i 150 e i 300 euro". A lanciare l'allarme è Nicola Albano presidente di Confindustria Alberghi di Agrigento, nel corso di una conferenza stampa convocata per fare il punto sulla grave crisi che attanaglia il settore nella città dei templi.
"Purtroppo la situazione a San Leone non è migliore – sottolinea Salvo La Gaipa dell'Hotel Costa Azzurra – reggono solo i B&B perché adesso le tariffe hanno una concorrenza pari a quelle dei supermercati, infatti costa meno fare la spesa che venire a San Leone. Chiediamo – conclude La Gaipa – di tornare ad una normalità del turismo almeno di serie B".
"Dovremmo partire dal decoro delle città – osserva Giuseppe Catanzaro, presidente di Confindustria di Agrigento – Porto Empedocle ad esempio ha avuto un grande cambiamento, quello che non riusciamo a capire è perché Agrigento e altre città non riescono in questo. Per far comprendere che Agrigento è una località turistica, bisognerebbe attuare un mercato di conclusione, cioè per come dire ci deve essere una sinergia da parte di tutti nel ristabilire e migliorare il decoro della città. Per fare ciò, – conclude Catanzaro – bisognerebbe effettuare una campagna pubblicitaria, in modo di invogliare i turisti a conoscere la bellezza della nostra terra e rilanciare il turismo".

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