sabato, 23 Novembre 2024

Catania: basta hotel vuoti, ora puntare su concertazione

Il primo passo sarà un tavolo di lavoro per realizzare progetti concreti

Allarme da Catania. Alla tavola rotonda nella sede della Camera di Commercio etnea, dal titolo "Catania 2015: un progetto turistico", Nico Torrisi, presidente di Federalberghi, ha confermato le difficoltà della ricettività sicilia e della provincia catanese. "Il 70% degli alberghi – ha sottolineato – è vuoto a causa del proliferarsi di strutture extralberghiere abusive che hanno drogato il mercato. È opportuno quindi fare sistema anche in questa direzione. Inoltre è necessario sfatare la concezione che siano i croceristi a portare le ricadute economiche sul nostro territorio perché il loro è un passaggio ‘mordi e fuggi'. Piuttosto richiamiamo i turisti che sul territorio ritornano e investono. Condividiamo la riqualificazione dei palazzi storici e dell'impianto urbano esistente per una vocazione turistica, purché si adotti un metodo condiviso".
Ed è proprio a partire da questo concetto di progettualità condivisa che la città sembra intenzionata a ripartire anche per investire in modo adeguato l'ultima tranche dei fondi del Por Sicilia 2007-2013 dedicati al turismo. Intanto costituendo un tavolo di concertazione per sviluppare idee e progetti concreti da presentare alle amministrazioni. In primis sul futuro del Porto di Catania.
Ai lavori hanno partecipato anche i presidenti degli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti di Catania, Carmelo Maria Grasso e Luigi Longhitano. E mentre il primo ha posto l'accento sul fatto che "Catania è la città etnea ma per raggiungere il vulcano il turista deve essere agevolato, non scoraggiato dalle distanze e dai tempi lunghi, Longhitano ha sottolineato "la necessità di una grande architettura contemporanea che diventi attrazione turistica, valorizzando il paesaggio e il patrimonio esistente. La Plaia -ha spiegato – non ha nulla da invidiare alla costiera romagnola ma non basta soltanto il mare, occorre mettere in rete i piccoli sistemi, la montagna, il polo commerciale, la convegnistica, i grandi eventi, le feste religiose di cui Sant'Agata è certamente il perno, attraverso un'unica regia. Catania è una bella città – ha concluso – ma bisogna saper attrarre i turisti. Bisogna riempire gli alberghi".

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