venerdì, 22 Novembre 2024

Catania/3, le proposte di Rendo, Torrisi e Pistorio

Dalla settimana medievale alla razionalizzazione dell’offerta ricettiva e museale

Una settimana del festival medievale da svolgersi al Castello Ursino e nella sua piazza a fine agosto o inizio settembre. E' la proposta lanciata da Ugo Rendo, presidente Confindustria Alberghi Catania, durante gli Stati Generali del Turismo di Catania, per rendere attraente almeno per una settimana una piazza della città. "Oggi Catania – ha sottolineato Rendo – non è attraente e quindi non è turistica. Malta, ad esempio, ha dieci volte le presenze turistiche della nostra città. E stando anche ai dati del Touring Club, Catania è nelle posizioni di retroguardia nella classifica dei centri a vocazione turistica. Su 14 milioni di affluenze nella nostra regione, solo 550 mila visitatori passano ogni anno dalle nostre parti".

Proposte per il rilancio anche da parte di Nico Torrisi, presidente Confturismo Catania: "Al sindaco abbiamo consegnato un documento sullo sviluppo possibile delle attività turistiche. Non è più il tempo dei pietismi, ma quello delle proposte e dei contributi di idee. Pensiamo innanzitutto alla razionalizzazione dell'offerta ricettiva evitando nuove aperture che non hanno mercato e combattendo il fenomeno dell'abusivismo, in particolare dei B&B; oppure si potrebbe mettere a sistema l'offerta culturale e museale della città rendendo fruibili alcuni siti come l'anfiteatro greco-rimano di piazza Stesicoro, le chiese barocche di via dei Crociferi; infine occorre pensare ad un sistema di segnaletica turistica e ad aprire info-point nelle zone turistiche della città. Basterebbe avvalersi degli stage universitari che, a costo zero per le casse del Comune, darebbero sicuramente un servizio di grande utilità ai visitatori".

Per Dario Pistorio, presidente Fipe Catania, "è un dovere riqualificare l'immagine di Catania, presentando un nuovo piano di servizi turistici, restituendo le piazze alle attività produttive e ai mestieri artigianali di un tempo, definendo una nuova cultura dell'accoglienza, intensificando la lotta alla microcriminalità. In città c'è una percezione diffusa d'insicurezza. Alla lotta all'abusivismo gastronomico nelle ore serali e notturne, che crea condizioni di concorrenza sleale, deve aggiungersi una politica a sostegno delle infrastrutture e dei luoghi di servizio per il turista".

 

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