martedì, 19 Novembre 2024

Confesercenti: in Sicilia turisti colti e amanti vacanze culturali

Secondo uno studio, la permanenza media è di 7 giorni a spasso per l’isola

Di età compresa tra i 51 e i 65 anni, colto e amante delle vacanze culturali. E' questo l'identikit del turista che nel 2011 ha acquistato un pacchetto vacanze in Sicilia. Il tour preferito? Quello con tappe alla Cattedrale e la Cappella palatina di Palermo, il Duomo di Cefalù, la Valle dei Templi di Agrigento, la Villa del Casale di Piazza Armerina, il Teatro greco-romano di Taormina, il Parco archeologico della Neapolis di Siracusa e il Barocco della Val di Noto. Ma è in costante aumento l'acquisto di tour alternativi, tra cui spicca il tour di Montalbano. Lo rivela lo studio realizzato, per conto di Confesercenti Sicilia, dall'Otie-Osservatorio sul Turismo delle isole europee che per la prima volta analizza il fenomeno del package tour nel suo complesso analizzando i dati raccolti da 148 operatori e 176 strutture ricettive.
La permanenza media in Sicilia si attesta sui sette giorni, in controtendenza con il mordi e fuggi che caratterizza sempre più il turismo internazionale. Emerge pure la cosiddetta destagionalizzazione. Le presenze si concentrano da marzo a ottobre con picchi nei mesi di aprile, maggio e settembre. Palermo e Catania con il 27% sono le mete dove i turisti pernottano di più. Una scelta dovuta alla presenza degli aeroporti internazionali nelle due città. Significativo il dato di Agrigento (1%). Seppure la Valle dei Templi sia un tappa imprescindibile dei tour, i turisti vi trascorrono spesso una sola notte. Al termine della permanenza, la maggior parte dei gruppi organizzati (il 72%) si é detta soddisfatta e pronta a tornare nell'Isola. Appena il 3% si è detto poco soddisfatto.
Il costo medio di un tour in Sicilia si aggira sui 650 euro, con una spesa pro-capite di 45 euro al giorno. Complessivamente il giro di affari si attesta sui 36 milioni di euro, di cui 12 milioni alla voce ingressi ai monumenti. Seguono cibo, bevande e souvenir.
Con riferimento alla provenienza, la maggior parte dei turisti arriva dall'Italia, seguita da Spagna, Inghilterra e Francia. Quindi, Usa, Germania, Grecia, Argentina, Australia, Svizzera e Repubblica Ceca.
Sul fronte dell'accoglienza c'é ancora molto da fare: "Da anni assistiamo alla promesse di politici e amministratori – spiega Vittorio Messina, presidente di Confesercenti Sicilia – dovremmo cominciare a passare dalle parole ai fatti. Parlo a nome degli imprenditori che mandano avanti a fatica la baracca, si inventano ogni giorno qualcosa, ma hanno la percezione di essere lasciati da soli. Come se l'accoglienza dei turisti fosse una questione che riguarda soltanto gli operatori.
Secondo Salvatore Curatolo, direttore di Confesercenti Sicilia, "il turismo non si può basare solo sulle bellezze che madre natura ci ha assegnato e in abbondanza. Bisogna fare di più. Cominciamo facendo trovare le nostre città pulite e ordinate. La situazione di Palermo non è un bel biglietto da visita".

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