giovedì, 2 Maggio 2024

La formazione per migliorare qualità del turismo

Allo Sheraton Catania tappa finale del progetto ‘Quality Inn’ di Civita

Far crescere le professioni del futuro, raccogliere le nuove opportunità di mercato in un settore che in Sicilia dovrebbe raggiungere almeno il 12% del Pil e invece si ferma al 3. È la sfida di "Quality Inn", l'ultimo piano formativo della società Civita Srl, finanziato da Fondimpresa, rivolto a ben 102 aziende turistico-ricettive di sei città siciliane, tra cui Catania, Messina e Siracusa. Un piano che ha coinvolto 900 lavoratori in 151 corsi per un totale di 3.333 ore di formazione. I dati sono stati presentati durante il convegno "La formazione continua nel settore turistico e le sfide dei nuovi mercati" organizzato da Civita allo Sheraton Catania.
"In questo progetto abbiamo puntato sulla valorizzazione dei nuovi strumenti e delle nuove professioni – ha affermato Nanda D'Amore, presidente di Civita – Le aziende del settore hanno bisogno esperti nel reveneu management, del web marketing nel housekeeping, ma anche di personale che sappia parlare giapponese o russo, considerando come i nuovi flussi turistici arrivano proprio dall'estremo Oriente".
Ma il progetto Quality Inn oltre a focalizzare l'attenzione sul rapporto tra il turismo e internet e sul mutamento del ruolo delle donne nelle professioni del turismo, si è concentrato sul turismo sostenibile, con attività mirate al risparmio energetico e al rispetto dell'ambiente. Con un occhio anche al turismo accessibile. "Un mercato, quest'ultimo, trascurato dai nostri enti locali e in cui i privati stanno provando a dare un loro contributo", ha aggiunto Nanda D'Amore.
Di turismo accessibile si è molto dibattuto prima e durante la tavola rotonda "Turismo in Sicilia e nuove professionalità", tenutasi subito dopo il convegno. Lo spunto per approfondire il tema del turismo accessibile lo ha fornito la guida turistica "l'Etna per tutti", che elenca otto percorsi accessibili sul vulcano, e il censimento delle strutture aderenti al piano formativo per verificarne il livello di accessibilità, curato dalla fondazione Amato Onlus.
Per il presidente regionale Confindustria Alberghi e Turismo, Ornella Laneri, "puntare a nuovi mercati, compreso quello del turismo accessibile significa fare rete, in modo sistematico e serio. Partiamo dai modelli che funzionano, come il turismo del vino e attrezziamoci per puntare su altri segmenti".
Per il vice presidente di Civita, Antonella Rizza, "il binomio sole mare non basta, bisogna valorizzare cultura e tipicità e formare gli operatori a cominciare dalle scuole". E proprio sulle scuole Quality Inn ha investito creando un collegamento con due istituti superiori, l'Istituto Tecnico Commerciale "Rizza" di Siracusa e l'Istituto Salvatore Pugliatti di Taormina.

 

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