Tassa soggiorno, Aeroviaggi: danni a turismo e occupazione

Mangia propone di far slittare istituzione al 2015 o almeno di esentare chi pernotta più di 7 giorni

E' polemica a Sciacca per il via libera alla tassa di soggiorno che sarà applicata dal 1 gennaio 2013. Gli ospiti dei 5 stelle pagheranno 3.50 euro, 1.50 euro gli alberghi a 4 stelle, 1 euro per i 3 stelle e 50 centesimi per i B&B e per le altre tipologie. Esentate le$ scolaresche in viaggio d'istruzione.
Ma se per l'assessore al Turismo, Salvatore Monte, in questo modo "verranno migliorati o addirittura istituiti maggiori e migliori servizi per il turista", Antonio Mangia, presidente di Aeroviaggi, sottolinea i gravi danni che porterà la nuova tassa e soprattutto le gravi ricadute sul settore occupazionale della città.
Mangia intanto chiede che la tassa venga introdotta dal 2015 "sperando che nel frattempo la grave crisi economica sia parzialmente risolta. Oggi, invece, il costo, non potendolo ribaltarlo ai nostri clienti che hanno pubblicato i cataloghi, sarebbe soltanto a carico nostro. E considerato che siamo già aggravati dal notevole aumento dell'imu – osserva – si coglie il rischio di far entrare in crisi l'azienda Sciaccamare con ripercussioni sull'occupazione. Sciaccamare infatti – ricorda Mangia – dà lavoro a circa 370 famiglie e distribuisce a Sciacca e al circondario quasi tutto il ricavato dei 4 alberghi, ovvero 15 milioni di euro".
In alternativa, Mangia propone che la tassa gravi soltanto sui vacanzieri che soggiornano meno di sette notti e che sia esentato chi pernotta 7 notti o più. "Tra l'altro – sottolinea il patron di Aeroviaggi – sarebbe un'ottima promozione per incrementare il turismo a Sciacca".

 

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