Le luminarie accendono Erice: il borgo si trasforma in museo en plein air

‘Lux Luce’ è il nome dell’installazione luminosa di Domenico Pellegrino ispirata alla popolare iconografia di Santa Lucia, la santa della luce, che approda a Erice e illumina i vicoli e i monumenti del centro storico: un progetto della Fondazione Erice Arte e del nuovo sovrintendente, lo storico Giordano Bruno Guerri.

Insieme agli occhi della santa di Siracusa, dal 13 dicembre e fino al 10 gennaio del nuovo anno, una decina di luminarie accenderanno il borgo medievale per una inedita mostra en plein air di ‘opere di luce’ che supera i limiti imposti dalla pandemia e trasforma in museo all’aperto il cuore dell’antica città degli Elimi.

Colonna sonora delle installazioni luminose di Pellegrino, saranno le canzoni di Franco Battiato, come omaggio a un altro grande artista siciliano. Inaugurazione domenica 13 dicembre, festa di Santa Lucia e secondo la tradizione popolare ‘giorno più corto dell’anno’ per via del solstizio d’inverno. L’accensione al tramonto, alle 17, è avvenuta alla presenza dell’assessore regionale dei Beni Culturali, Alberto Samonà, di Guerri, della sindaca di Erice, Daniela Toscano, e dell’assessore comunale alla Cultura Rossella Cosentino.
“La Fondazione Erice Arte è responsabile delle luminarie e del mercatino di Natale, e non mi è sembrato possibile esordire con un’assenza e il buio. L’arte e la bellezza, come sempre, ci vengono in soccorso e allora ho chiesto all’artista siciliano Domenico Pellegrino di portare a Erice le sue opere di luce, con un percorso perfettamente collegato alla storia della città. Un impianto di filodiffusione le accompagnerà anche con una scelta di canzoni di Franco Battiato, un altro grande artista siciliano: sarà una vittoriosa sfida alla tristezza”, ha detto Giordano Bruno Guerri.

Ad accendersi di luce sono la Porta Trapani, con gli iconici occhi di Santa Lucia, opera-guida del progetto di Pellegrino che ogni anno fa una tappa diversa (dopo Palermo, Torino e il Museo del Sale a Petralia, il 2020 è la volta di Erice); i paladini Orlando e Rinaldo sono alla Chiesa Matrice; la Sicilia in Piazza San Giuliano; gli Amori sono nell’Orfanatrofio San Carlo annesso al Monastero dove le mani delle suore di clausura hanno dato vita alla migliore tradizione dolciaria di Erice.

“La luce –  ha commentato Samonà – in natura è sinonimo di vita e rigenerazione: una metafora perfetta per questi mesi difficili, a tratti cupi; da Erice, dalla Sicilia, nel rispetto delle normative anti covid, lanciamo con l’arte di Pellegrino, che invade il centro storico e si offre a chiunque, un luminoso messaggio di speranza in vista del Natale e del nuovo anno: con l’augurio di tornare presto nei luoghi d’arte e rimettere in moto la filiera virtuosa dell’economia culturale”.

“Ho accolto con grande entusiasmo la magnifica iniziativa del sovrintendente Guerri che restituisce a Erice il clima sereno e la bellezza che ogni anno accompagnano il nostro Natale. E poi musiche del maestro Battiato e fra queste il brano ‘La Cura’: un augurio per tutti noi, affinché si possa presto venir fuori da questa difficile situazione pandemica. L’evento sarà gratuito e aperto a tutti, senza alcun pericolo per la salute pubblica e rappresenta un segnale dinamico e di grande ottimismo per il nostro futuro”, ha detto la sindaca di Erice, Daniela Toscano.

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