Punta a conquistare anche l’estero, a partire da Londra, ‘Komoosee’, la startup che propone un modello di ecommerce ibrido per la valorizzazione dei prodotti enogastronomici della Sicilia. Komoosee si legge “comusì”, tipico intercalare siciliano che significa “come stai”, perché parte dalla Sicilia e perché nasce da un’idea di Sebastiano Missineo, imprenditore siciliano affiancato in questa impresa da alcuni manager ed operatori del settore turistico e da finanziamenti del programma Cultura Crea del Mibact e di Invitalia.
L’obiettivo di Komoosee è creare il primo punto d’incontro con dei touch point digitali fisici attraverso i quali il cliente può acquistare i prodotti per poi concludere la propria esperienza direttamente a casa propria, ovunque si trovi nel mondo, seguendo le ricette presenti sul sito per realizzare piatti tipici della tradizione gastronomica siciliana. Al momento la vetrina di Komoosee è presente nella Cappella Palatina di Palermo, ma l’obiettivo è portare un po’ di innovazione nell’offerta dei bookshop e delle caffetterie dei più visitati siti culturali e turistici.
“Il nostro è un sistema digital hybrid basato su pop up store dotati di tablet connessi al sito e-commerce di komoosee – spiega Missineo su www.economyup.it -. Le vetrine espongono i prodotti ma non sono delle vending machine, non si ritira il prodotto sul luogo. Attraverso i tablet o anche dalle app dei propri smartphone i clienti potranno riempire online il proprio carrello, pagare e definire tutti i dettagli della consegna sul sito www.komoosee.com. In pratica, la nostra piattaforma offre al turista la possibilità di acquistare on line souvenir gastronomici risolvendogli il problema del trasporto a casa. Ovviamente il sito è accessibile anche da casa, quindi se il cliente ha apprezzato i prodotti potrà riacquistarli in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo del mondo”
Komoosee propone un paniere di prodotti di alta gamma con il proprio marchio legati per il momento alla tradizione enogastronomica siciliana: dai pistacchi ai pomodorini ciliegino, dalle mandorle agli agrumi, dai sughi alle composte, compresa la Norma e la Caponata. Non mancano ovviamente i prodotti Bio, DOP, vegan e gluten free. Oltre alla Cappella Palatina, le installazioni si trovano anche nel Teatro Greco di Siracusa e, presto, anche nel teatro Greco di Taormina e nel Museo Salinas di Palermo.
Oltre ad aver avviato le procedure per l’installazione presso aeroporti ed outlet siciliani con l’obiettivo di avere 15 vetrine attive entro la prossima primavera e quindi all’avvio della prossima stagione turistica, si punta ad espandersi all’estero (in particolare a Londra) con l’attivazione di temporary shop ma anche di altre piattaforme regionali: a tal proposito è già partito il progetto in Sardegna con i prodotti gastronomici caratteristici della regione