ARPAT non ha rivisto le sue precedenti valutazioni sulla popolazione esposta al rumore, e conferma le sue precedenti stime sulla quantità di popolazione che si prevede sarà ‘disturbata’ dal rumore. L’Associazione smentisce le informazioni riportate da alcuni quotidiani in merito a modifiche alle precedenti stime.
Le stime per la pista futura sono effettuate sulla base di una previsione di incremento del numero dei voli di circa il 50% rispetto a quelli effettuati nel 2007. Gli studi hanno mostrato che quella parallela/convergente monodirezionale è la soluzione nella quale si registra una quantità minore di popolazione esposta al rumore aeroportuale, e con livelli di rumore quasi ovunque inferiori a 60 decibel.
I nuovi dati forniti, su richiesta del presidente della Commissione Mobilità e Infrastrutture del Consiglio regionale, sono dati integrativi rispetto ai precedenti. Le stime del rapporto ambientale sono riferite ai livelli sonori medi di lungo periodo, che tengono conto del complesso del traffico aereo (giorno e notte – pesando maggiormente i voli notturni) e nell’arco di un intero anno. I dati inviati adesso alla Commissione del Consiglio regionale valutano invece le quote di popolazione soggette a rumorosità massima (LAmax) superiore a 65dBA, nel momento del sorvolo di un singolo aereo.