Record di agriturismi in Toscana, prima in Italia
26 Febbraio 2025, 09:26
Record di nuovi agriturismi in Toscana. La regione si conferma al primo posto in Italia per l’accoglienza agrituristica con la più alta concentrazione di strutture autorizzate: 5.797 (+2,9%) di cui 304 nate nel 2023, quasi una al giorno. Lo rileva un’indagine di Terranostra Toscana, l’associazione degli agriturismi di Coldiretti, sulla base dell’ultimo rapporto Istat relativo al 2023. Di riflesso sono aumentate tutte le tipologie di servizi offerti: dai posti letto, quasi 89 mila (+1,8%) alle strutture che propongono ristorazione (+2,8%), degustazioni (+5,8%) ed altre attività (+5,8%). Un successo spinto da un’offerta sempre più qualificata, sottolinea in una nota l’associazione, a partire dal turismo esperienziale legato ai singoli settori, dall’oleoturismo, all’enoturismo, dal turismo della birra, al turismo dei formaggi ma sono anche un antidoto allo spopolamento delle aree più marginali.
“Gli agriturismi sono una consolidata realtà nel panorama turistico regionale – spiega Marco Masala, presidente Terranostra Toscana -.Sono la naturale e più immediata porta di accesso alla vita rurale e senza filtri delle aree interne, dei borghi, dei paesi e alle esperienza enogastronomiche e alle specialità tradizionali: un agriturismo su due produce ed è custode di una delle 90 produzioni ad indicazioni geografiche che la nostra regione vanta”.
A stimolare l’esplosione della multifunzionalità agricola che consente oggi alle aziende agricole di diversificare abbinando l’attività agricola primaria a quella dell’accoglienza agrituristica, alla cucina tipica, alle fattorie didattiche e sociali e molto altro. Attività che valgono il 20% della produzione agricola a prezzi correnti, circa 500 milioni di euro “rappresentano una importante forma di integrazione al reddito – osserva ancora Masala – permettendo di compensare gli introiti di annate agrarie sfortunate dovute per esempio agli effetti dei cambiamenti climatici. I nuovi dati evidenziano una ulteriore crescita in termini qualitativi ma anche quantitativi dell’agriturismo, capace di far segnare sempre nuovi record e un costante segno positivo sotto ogni punto di vista – aggiunge -La sfida è ora quella di arricchire ulteriormente la varietà dell’offerta come base per una destagionalizzazione della vacanza, allungando i periodi di permanenza oltre il periodo primaverile-estivo e assicurando agli ospiti delle nostre strutture esperienze sempre più appaganti e formative”.
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