Nel 2018 in Toscana, in materia di imposta di soggiorno, sono state depositate 22 sentenze di condanna, di cui 17 riguardanti gli alberghi fiorentini, con condanne pari a 1,2 milioni di euro. I dati sono emersi in occasione della cerimonia d’apertura dell’anno giudiziario 2019 della Corte dei Conti per la Sezione giurisdizionale toscana.
“La circostanza – ha affermato il procuratore Acheropita Mondera – che l’80% del mancato riversamento riguardi alberghi siti a Firenze, e il fatto che le città d’arte ed i comuni turistici in Toscana siano numerosi, porta a chiedersi se gli Enti locali provvedano o meno ad attenzionare e controllare adeguatamente il pagamento dell’imposta”.
La sezione – ha spiegato il presidente Amedeo Federici – ha emesso un significativo numero di sentenze di condanna, stante la qualifica di agenti contabili rivestita dai responsabili delle strutture ricettive, i quali, contestualmente alla causazione di un danno alle risorse finanziarie dell’ente locale, si rendono responsabili anche del reato di peculato”.