“Sull’aumento della tassa di soggiorno varato da Firenze dall’1 aprile sono stati fatti molti incontri con l’assessore Bettarini, la vicesindaca Bettini e i rappresentanti degli albergatori. Abbiamo l’urgenza di chiudere il bilancio. La cosa che vorrei dire è che per 11 anni di seguito noi non non aumentiamo di un euro l’addizionale Irpef: Firenze è la città con l’addizionale Irpet più bassa d’Italia. Non aumentiamo le tasse alle imprese. Dobbiamo dare una spinta al rilancio economico e occupazionale della nostra città: per fare questo dobbiamo trovare le risorse da qualche
altra parte, credo che sia giusto chiedere un contributo aggiuntivo ai turisti e ai visitatori”. Lo ha detto il sindaco
di Firenze Dario Nardella.
“Conferiamo l’impegno di mantenere un tavolo aperto con gli operatori del turismo sia per capire come investire una parte delle risorse aggiuntive, sia per capire delle modalità migliorative che si possono introdurre in corso d’opera riguardo alla stagionalità – ha aggiunto – In questo caso Firenze si comporta in modo molto diverso dal governo: il governo con un blitz notturno toglie il Superbonus e lo fa sapere alle imprese attraverso i media. Noi abbiamo fatto un mese e mezzo di confronti, di discussione, non lo abbiamo fatto sapere alle associazioni di categoria attraverso un blitz notturno”.
Il sindaco ha spiegato anche di “non aver mai sentito un turista dire di non pagare volentieri la tassa di soggiorno.
Penso che sia giusto oggi non aumentare le tasse ai fiorentini, alle imprese della città e che sia giusto chiedere un contributo aggiuntivo ai turisti. La tassa di soggiorno non la pagano gli albergatori ma appunto i turisti. E ci serve per rendere la città più accogliente. Io non sarò il sindaco che tagli i servizi e che aumenta le tasse”.