Alla Fattoria San Lorenzo l’Italia rurale torna protagonista

Negli ultimi anni il viaggio è tornato a essere un’esperienza di conoscenza. Dopo una lunga stagione di turismo veloce e standardizzato, sempre più persone cercano luoghi che restituiscano un senso di verità e di appartenenza. Il Global Travel Trends Report 2025 di American Express Travel mostra che il 77% dei viaggiatori globali prevede di muoversi quanto o più dell’anno precedente, ma con una nuova attenzione alla qualità e al significato delle esperienze.

Oltre il 70% desidera vivere il percorso con la stessa intensità della destinazione, mentre il 73% orienta le proprie scelte verso esperienze legate a realtà locali, artigianali o naturali. Secondo il rapporto BIT 2025, il turismo esperienziale domina le preferenze europee: le attività naturalistiche rappresentano il 16,6% delle scelte, seguite da quelle enogastronomiche (15,3%). Degustazioni, visite ai produttori, percorsi sensoriali e cammini tra campagne e vigneti stanno ridefinendo il modo di viaggiare.

Allo stesso tempo, i dati del Centro Studi di Conflavoro segnalano un incremento del 22,5% del turismo nei borghi e nelle aree rurali, spinto dal desiderio di autenticità, sostenibilità e riscoperta del patrimonio culturale. Il viaggio torna così a essere un gesto lento e personale, capace di connettere luoghi e persone.

In questa visione più consapevole del turismo si colloca la storia di Site Holding, realtà toscana nata nel 1976 dalla visione di Mario Becagli, imprenditore che ha creduto nella valorizzazione dei territori attraverso l’agricoltura e l’accoglienza. Oggi l’azienda, guidata da Teresa e Tommaso Becagli, continua a operare tra Firenze e la Maremma, custodendo un legame profondo con la terra e con i luoghi che la famiglia abita da generazioni.

La Fattoria San Lorenzo, nella Maremma grossetana, rappresenta il cuore di questo percorso: 450 ettari tra oliveti e grani antichi, dove le dimore rurali sono integrate in un paesaggio agricolo ancora intatto. Accanto alla fattoria, l’azienda gestisce lo storico Bagno Sirena a Castiglione della Pescaia, simbolo del legame tra costa ed entroterra ed ha avviato nuovi progetti di recupero architettonico di antichi casolari all’interno del Parco dell’Uccellina.

Negli ultimi anni Site Holding ha dato nuova linfa ai luoghi che da sempre la ispirano, trasformando poderi e casali in esperienze di accoglienza capaci di restituire autenticità e senso del tempo. Ogni progetto nasce dall’incontro tra passato e futuro: la cura dei dettagli, la valorizzazione delle comunità locali e delle competenze artigiane diventano parte di un’unica visione. Crescere per l’azienda significa rigenerare, creare opportunità per chi vive e lavora la terra, custodire la memoria dei luoghi e offrire a chi viaggia l’occasione di entrare in sintonia con la Toscana più intima e reale. È una crescita che si misura nel
valore umano e culturale generato e che continua a definire un modello d’impresa profondamente radicato nel territorio.

“Siamo cresciuti in una Toscana che cambia lentamente, e proprio per questo insegna la pazienza -acconta Tommaso Becagli, CEO di Site Holding – L’eredità di mio padre è stata la curiosità: guardare a un terreno non solo per ciò che produce, ma per le relazioni che genera. Credo che l’ospitalità debba avere lo stesso spirito: accogliere senza forzare, lasciare che chi arriva entri in sintonia con ciò che lo circonda. La Maremma, con la sua luce e la sua misura, ci ricorda che la bellezza è un equilibrio fragile: il nostro compito è conservarlo, senza mai trasformarlo in spettacolo”, conclude.

L’Italia del turismo 2025 sembra muoversi proprio in questa direzione: meno ricerca dell’effetto, più desiderio di verità. Un turismo che unisce cultura e silenzio, che non consuma i luoghi ma li ascolta e che, tra le colline maremmane, trova ancora un ritmo capace di rallentare il tempo.