La Concordia non fa paura agli abitanti dell’Isola del Giglio. Quello che li preoccupa è la crisi che strizza i portafogli delle famiglie. La nave, sdraiata a ridosso dell'ingresso del porto, dà il benvenuto alle folle dei curiosi che già dal traghetto cominciano a fotografarla facendola diventare un richiamo turistico. La vendita dei biglietti dei traghetti per il Giglio, è cresciuta a dismisura.
“Soprattutto nei giorni infrasettimanali – dice Sabrina Basini, titolare del negozio Balù – si vede un sacco di gente. Prima non avveniva”. La paura che il naufragio della Concordia potesse far saltare una stagione è superato. Le operazioni di pompaggio del carburante andate bene, la raccolta dei rifiuti finiti sui fondali, i certificati che attestano la salute del mare hanno scongiurato il rischio inquinamento.
Normale anche l’andamento delle prenotazioni, anche se gli stranieri temono di trovare sull'isola più confusione del passato. “I conti si fanno alla fine di settembre, ma la sensazione è che la gente abbia tagliato sui giorni di permanenza, ormai sono orientati a fermarsi a 2-3 notti. Ma al Giglio c'é attesa per sapere come avverrà la rimozione del relitto. Intanto, il presente è fatto di un turismo di curiosi, di presenze lavorative. Le magliette e le felpe con il marchio 'Isola del Giglio' vanno a ruba.