giovedì, 19 Dicembre 2024

I campeggi traino per il turismo balneare toscano

Oltre 240 strutture e 180 mila posti letto circa nel 2010 secondo il Report di SiciliaNatura

La ricettività all'aria aperta in Toscana, con oltre 240 strutture e 180 mila posti letto circa nel 2010, rappresenta il 35% dell'offerta totale regionale in termini di posti letto. Un numero importante, di soli 3 punti percentuali inferiore all'offerta alberghiera. E' quanto si evince dal II Rapporto sul Turismo all'aria aperta di Faita Toscana "Aria aperta contro la crisi" realizzato da SiciliaNatura e presentato oggi. Secondo il Report, se a livello regionale il peso dei campeggi e degli alberghi è poco diverso, in molte province rappresentano l'offerta ricettiva prevalente.
A Grosseto e a Livorno sono il 57% del totale, a Massa Carrara raggiungono il 66%. È un'offerta che si concentra tradizionalmente sulla costa: nei comuni bagnati dal mare si trova l'84% dei posti letto e il 70% delle strutture arrivando a rappresentare una vera e propria caratterizzazione del turismo costiero toscano. Fino al 2009, i campeggi hanno attutito in Toscana la crisi del settore balneare. Nel settore, le presenze nei comuni balneari nel 2010 sono state il 47% del totale (erano il 4% nel 2000), mentre quelle negli alberghi il 39% (erano il 45% nel 2000). 
Negli ultimi due anni, complice la crisi, fattori esterni come il costo del carburante, cambiamenti nel modo di fare vacanza e una competizione più forte, anche il settore dei campeggi e dei villaggi turistici ha risentito una diminuzione delle presenze. Nel 2010 le notti nei campeggi Toscani sono calate del 4% circa e nel 2011 si è segnalata un'ulteriore lieve diminuzione (inferiore all'1%). Diminuzioni che hanno colpito principalmente le province di Pisa (-11% nel 2010 e – 23% nel 2011), Lucca (-12% entrambe gli anni), Massa Carrara (-2% e -1%) e Grosseto (-1% e -6%). La provincia di Livorno rimane stabile.
Il turista del campeggio è un ospite diverso da quello degli alberghi e delle case, fa maggiore riferimento alle attività commerciali e ai pubblici esercizi. La spesa realizzata dai campeggiatori nel settore balneare toscano è stimabile in 300 milioni di euro, il 35% circa della quale è imputabile ai pubblici esercizi.

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