sabato, 20 Aprile 2024

Il Mart presenta le nuove esposizioni per il 2018

Gianfranco Maraniello, direttore del Mart di Roveretom, ha presentato le nuove esposizioni 2018 del museo. “Saranno mostre che non si piegano alla logica dell’intrattenimento che è pur sempre una componente, ma non traccia la traiettoria di identità di un museo e non rafforza la sua appartenenza al territorio”, ha detto Maraniello.

Dal 21 aprile al 26 agosto sarà allestita ‘Viaggio in Italia. I paesaggi dell’Ottocento dai Macchiaioli ai Simbolisti’, a cura di Alessandra Tiddia. L’esposizione attraversa un secolo di ricerche dedicate al paesaggio e ai suoi effetti di luce e colore: dalle esperienze pittoriche maturate nell’Italia meridionale con la Scuola di Posillipo fino ai ‘paesaggi dell’anima’ di tendenza simbolista presentati nelle prime edizioni della Biennale di Venezia, passando per la fondamentale e innovativa esperienza dei Macchiaioli toscani. In mostra opere di Bezzi, Ciardi, De Nittis, Fattori, Fragiacomo, Gigante, Lega e Signorini.
Dal 19 maggio al 16 settembre spazio alla mostra su Gianfranco Baruchello (Livorno 1924), a cura di Gianfranco Maraniello. Sperimentatore di linguaggi e tecniche, Baruchello ha avviato la sua attività alla fine degli anni Cinquanta ripensando il mezzo pittorico, praticando l’accostamento, l’assemblaggio, la scrittura, la riduzione di scala.
Dal 22 settembre sarà allestita la mostra ‘Margherita Sarfatti. Il Novecento Italiano nel mondo’, a cura di Daniela Ferrari, con preziosi documenti del Fondo Sarfatti, conservato nell’Archivio del ‘900 del Mart. Alla figura di Margherita Sarfatti, giornalista, critica d’arte e promotrice dell’arte italiana tra le due guerre, è dedicato un progetto di ricerca che si sviluppa in due diverse mostre, al Mart e al Museo del Novecento di Milano.
Dal 6 ottobre sarà allestita la mostra ‘Nathalie Djurberg & Hans Berg’, a cura di Lena Lessing, in collaborazione con il Moderna Museet, Stoccolma e Malmö. Quella del Mart è la più ampia rassegna mai dedicata al duo svedese che costruisce grandi installazioni immersive, veri e propri paesaggi dell’assurdo che indagano le dinamiche e le contraddizioni del nostro tempo.

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