L’Alto Adige ha deciso di portare le sue montagne direttamente nelle case degli italiani con tour virtuali nei musei tra storia, arte ed archeologia, laboratori creativi e un viaggio nella profondità del canyon, la gola del Bletterbach.
Uno dei luoghi più noti del territorio è il Museo Archeologico dell’Alto Adige a Bolzano che ospita la mummia Ötzi, risalente ad oltre 5.000 anni fa. Il museo è visitabile grazie a due app con audioguida, una per grandi, l’altra per i più piccoli. L’audioguida multimediale per adulti accompagna gli utenti attraverso la mostra permanente ‘Ötzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio’ che contiene 23 punti tematici con informazioni e retroscena sulla mostra, immagini ed una mappa interattiva del museo per un totale di 45 minuti di guida. I bambini, d’età compresa fra i 6 e i 10 anni, possono invece scaricare l’audioguida ‘Mission Ötzi’, disponibile nelle 3 lingue italiano, inglese e tedesco.
Per passare dall’archeologia alla storia più recente basta un colpo di mouse e si aprono le porte del ‘Touriseum’, il Museo provinciale del Turismo, che si trova nelle sale di Castel Trauttmansdorff, a Merano. Il museo offre un viaggio virtuale alla scoperta di 200 anni di tradizione turistica del Tirolo. Anche l’area intorno al castello, con i famosi Giardini di Castel Trauttmansdorff, sono visitabili attraverso un tour virtuale a 360°, i giardini con il loro colorato scenario presentano una anteprima delle piante, fiori, alberi e arbusti – provenienti da tutto il mondo – che crescono e fioriscono a Trauttmansdorff.
Per chi vuole navigare nella storia altoatesina del secolo scorso, a Castel Tirolo ci si immerge nel ’900 con il tour virtuale ‘360° Torre della memoria’. Oggetti da esposizione, foto, documentazioni cinematografiche e opere d’arte e letterarie illustrano una terra in continuo cambiamento. Il museo, situato a Tirolo, è stato inoltre arricchito da un formato didattico creato ad hoc per gli insegnanti che vogliono approfondire alcuni aspetti in classe con i propri alunni.
Non si può visitare l’Alto Adige senza tuffarsi nella pagina della cultura ladina con un tour alla scoperta del ‘Museum Ladin Ćiastel de Tor’ di San Martino in Badia per conoscere, attraverso una app, la cultura ladina che rende unico questo territorio. Un percorso che prende forma grazie ad un gioco che conduce l’utente attraverso le sale e la storia del museo.
Per gli amanti della natura è possibile visitare il sito del ‘Museum Ladin Ursus Iadinicus’, a San Cassiano, dedicato alla storia dell’orso preistorico delle Dolomiti. L’esposizione virtuale permette di conoscere la storia e l’ambiente dell’orso delle caverne, vissuto 40.000 anni fa.
Il Museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano, Museion, propone #TeleMuseion, una serie di iniziative sui propri canali – web e social – per rimanere virtualmente vicino al pubblico. Tra le iniziative più interessanti si segnala il tour per scoprire il progetto ‘Bestiario de Lengüitas’.
Navigando sempre sul sito del Museion, da non perdere il laboratorio di scrittura creativa ‘Museion Ink’. Per il pubblico più giovane il museo offre il laboratorio creativo ‘Mi trasformo!’ dedicato ai bambini dai 4 e agli 11 anni che, attraverso video tutorial, sono chiamati a dare libero sfogo alla loro fantasia realizzando la propria creatura immaginaria
Sconosciuto ai più, tra i paesi Aldino e Redagno spicca il canyon del Bletterbach, antico quanto l’ultima era glaciale, lungo 8 km e profondo circa 400m. Visitabile attraverso un tour virtuale che mostra il panorama dall’alto e attraversa la profondità della gola, il luogo dal sapore preistorico affascina anche i più piccoli grazie a piante fossilizzate e sedimentazioni marine con conchiglie, chiocciole e ammoniti che vissero nei mari tropicali delle Dolomiti milioni di anni fa e che illustrano la storia movimentata del nostro pianeta.