Trentino resta zona bianca, piste aperte e Green pass su impianti al chiuso

Il Trentino rimane zona bianca e – a differenza del vicino Alto Adige, unica regione zona gialla in Italia assieme al Friuli – e punta sulla stagione invernale. La Giunta provinciale punta molto sulla stagione invernale, ed è anche questo uno dei motivi che ha spinto la Provincia a potenziare la ‘maratona vaccinale’.
Sabato ci sarà l’apertura ufficiale degli impianti di risalita e delle piste da sci nei tre comprensori della valle di Sole: Folgarida Marilleva, Madonna di Campiglio e Pinzolo, oltre alle piste tra il ghiacciaio Presena, Tonale e Ponte di Legno e altri 20 km e 7 impianti a ‘Pejo3000’, all’interno del Parco nazionale dello Stelvio.
Il green pass sarà necessario per l’accesso a piste e impianti e, per contenere il numero dei contagi, è stato deciso che i corsi di sci saranno a numero ridotto come ridotta è la capienza di funivie, cabinovia e skibus che è fissata all’80%. Nessun limite invece per seggiovie e skilift, che operano al 100%. Importante, inoltre, la definizione di percorsi di accesso e uscita differenziati per gli impianti, le scuole di sci e i noleggi.
Tra le principali iniziative spicca l’introduzione di ‘Qoda’, app pensata per evitare le file. L’applicazione sarà attiva in alcuni impianti della val di Sole e nei rifugi delle tre ski aree solandre, per riservare tavoli e accessi ai self-service.     Piste aperte, dal 3 dicembre, anche a Pampeago e Predazzo. Anche in questo caso il green pass è obbligatorio per accedere agli impianti e dovrà essere abbinato allo skipass. All’interno degli impianti chiusi va indossata una mascherina (dai 6 anni in su). Il numero di skipass non è limitato, pertanto non sarà richiesta la prenotazione.    Si potrà sciare anche sull’Alpe Cimbra, dove non si prevede l’utilizzo del certificato verde, visto che non vi sono impianti chiusi o seggiovie con la cupola richiudibile.

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