Assisi e le celebrazioni per gli 800 anni di San Francesco


Assisi non è solo un luogo di memoria, ma un laboratorio permanente di valori, simboli e riflessioni che attraversano i secoli. Riconosciuta nel 2000 come Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO per la sua rilevanza culturale, spirituale e artistica, la città umbra rappresenta un modello unico di interazione tra paesaggio urbano, architettura sacra, arte e pensiero. Un riconoscimento che premia non solo il valore materiale dei suoi monumenti, ma soprattutto la capacità di custodire e trasmettere un messaggio universale.

Tra il 2023 e il 2026, Assisi è al centro di un articolato programma di celebrazioni che ricordano l’ottavo centenario di eventi centrali della vita di San Francesco. Uno dei fulcri simbolici di questo ciclo è l’anniversario del Cantico delle Creature, risalente al 1224. Si tratta di uno dei testi più significativi della letteratura italiana delle origini, considerato da molti studiosi come il primo vero testo poetico in lingua volgare. Ma il Cantico è anche, e soprattutto, una visione del mondo. Nelle sue parole risuona un’idea di fraternità estesa a tutte le componenti del creato, un invito alla sobrietà e alla riconnessione tra l’essere umano e la natura.

Le commemorazioni si inseriscono in una prospettiva ampia, che coinvolge l’intero territorio umbro e si intreccia con un altro appuntamento chiave: il Giubileo del 2025. La coincidenza tra questi due eventi rende Assisi e l’Umbria un punto di riferimento cruciale per chi è interessato non solo al patrimonio religioso, ma anche alla dimensione culturale, storica e civile della spiritualità. In questo contesto, la figura di Francesco d’Assisi emerge non come semplice icona religiosa, ma come punto di riferimento trasversale, capace di parlare a tutti.

La città, che ha conservato intatto nei secoli il suo impianto medievale, ospita alcuni tra i luoghi simbolo dell’identità italiana. La Basilica di San Francesco, articolata in due livelli, è uno degli spazi sacri più visitati del Paese e una delle massime espressioni dell’arte europea tra Duecento e Trecento. Qui si trovano capolavori di Giotto, Cimabue, Simone Martini, Pietro Lorenzetti, che non solo decorano le pareti, ma raccontano una precisa visione del mondo. È anche grazie a questi cicli pittorici se Assisi è entrata nella lista UNESCO: non solo per il valore estetico delle opere, ma per il ruolo che esse hanno avuto nella formazione dell’immaginario collettivo europeo.

Ma al di là dei capolavori artistici, Assisi è un luogo dove si continua a vivere il pensiero francescano come esperienza concreta. Il programma degli 800 anni del Cantico prevede iniziative che spaziano dalle mostre d’arte ai convegni accademici, dai concerti alle pubblicazioni, dai cammini tematici agli eventi per le nuove generazioni. L’obiettivo è quello di attivare una partecipazione ampia e intergenerazionale, facendo del patrimonio immateriale un motore di riflessione attiva e di progettualità contemporanea.
Non si tratta quindi di guardare al passato con nostalgia, ma di valorizzare un’eredità che può parlare al nostro tempo. Il Cantico delle Creature, con il suo linguaggio semplice ma potentissimo, si rivela uno strumento ancora attuale per rileggere il nostro rapporto con il mondo e con l’altro.

L’anniversario degli 800 anni del Cantico delle Creature è un’occasione concreta per rilanciare un progetto culturale condiviso, in cui l’Italia si presenta al mondo come custode di un patrimonio che non si limita a essere conservato, ma viene continuamente interrogato e rimesso in dialogo con il presente.

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