Guardia Finanza rileva irregolarità in 83% attività ricettive
17 Settembre 2025, 11:45
Irregolarità in 24 delle 29 strutture ricettive controllate in provincia di Perugia sono emerse dai controlli svolti dai vari reparti della guardia di finanza anche su locazioni turistiche con l’obiettivo prevenire e reprimere l’abusivismo e la concorrenza sleale in un settore considerato chiave per l’economia regionale.
Le fiamme gialle hanno spiegato che l’attività si inserisce in un piano di controlli mirati, messo in atto anche a seguito delle numerose segnalazioni provenienti dalle principali associazioni di categoria, tra cui Federalberghi e Assoturismo, che, da tempo, denunciano la proliferazione di attività non in regola, capaci di alterare il mercato e danneggiare gli operatori che rispettano le normative.
I controlli sono stati eseguiti tra Assisi, Foligno, Spoleto, Todi, Gubbio, Campello sul Clitunno e Umbertide. Sono stati preceduti da una fase di analisi e mappatura del rischio. L’83% delle attività verificate sono risultati non in regola: in diversi casi, è emersa la mancata comunicazione dell’avvio dell’attività ricettiva agli uffici comunali, l’assenza della dichiarazione di locazione degli alloggi e l’omessa esposizione del Codice identificativo nazionale, Cin.
Sono stati, inoltre, segnalati all’Agenzia delle Entrate ricavi non dichiarati per oltre 880.000 euro e segnalati all’Autorità giudiziaria 11 responsabili di altrettante strutture, per non avere comunicato le generalità degli ospiti, in violazione delle norme sulla sicurezza pubblica.
Nel corso delle attività di controllo, sono stati inoltre individuati tre datori di lavoro che impiegavano 6 persone in nero.
La guardia di finanza ha spiegato che l’azione di controllo proseguirà anche nei prossimi mesi e “si inserisce in un più ampio programma di monitoraggio delle attività economiche nella provincia di Perugia, un’area a forte vocazione turistica che attrae ogni anno migliaia di visitatori, soprattutto nel periodo estivo e durante gli eventi culturali e religiosi”.