È stato presentato il cartellone della 31^ edizione di Todi Festival, kermesse di teatro, musica, arti visive e letteratura, ideata e fondata nel 1987 da Silvano Spada e affermatasi nel tempo come uno dei più importanti appuntamenti culturali della Regione Umbria.
Confermata la Direzione Artistica di Eugenio Guarducci e l’organizzazione a cura dell’Agenzia Sedicieventi, dopo la sfida vinta per l’edizione del trentennale celebrata lo scorso anno, la manifestazione si svolgerà a Todi dal 26 agosto al 3 settembre.
“Si prosegue con convinzione lungo la strada iniziata lo scorso anno – ha commentato Andrea Caprini, assessore alla Cultura del Comune di Todi – La direzione artistica di Eugenio Guarducci e il lavoro svolto da tutto lo staff ha risposto in pieno alle esigenze del Comune, dal punto di vista artistico, ma anche di recupero e valorizzazione del territorio. Abbiamo scommesso, cinque anni fa, sul rilancio del Festival, realtà di cui Todi non può fare a meno”.
“I presupposti per un’edizione di successo ci sono tutti -ha sottolineato Catiuscia Marini, presidente della Regione – L’offerta artistica è di grande qualità e mi piace sottolineare la volontà del direttore artistico di coinvolgere le realtà umbre, di dare spazio a chi rappresenta, con dignità, un importante pezzo di cultura della nostra regione, e allo stesso tempo, di aprire al pubblico luoghi della città insoliti, anche intimi. Un’occasione importante per far conoscere Todi in maniera completa”.
Ad accompagnare la promozione e lo svolgimento del Festival, l’evocativa immagine di Marco Tirelli e Robin Heidi Kennedy, autori del manifesto ufficiale. Prosegue così la tradizione di affidare a celebri artisti contemporanei l’immagine dell’evento. L’idea centrale del manifesto, come spiegano i due autori, è la concezione del Festival come luogo per eccellenza della rappresentazione teatrale e della rivelazione notturna. Nell’oscurità della notte una luce svela l’incontro tra un astro notturno e una maschera teatrale, simboli della loro idea di festival e ispirazione per la realizzazione di quest’opera, in cui una sfera di Tirelli e un volto della Kennedy, fondendosi, danno vita ad un’immagine unica in cui confluiscono entrambe le loro visioni.