Umbria Jazz, in arrivo turisti da tutto il mondo. Romizi: dati in crescita

“Ci aspettiamo di vivere le emozioni a cui siamo abituati in quel periodo, ma con la consapevolezza ancora maggiore di quanto sia speciale questo festival. E con il grande desiderio di poter riaccogliere i tanti ospiti che ogni volta vengono a farci visita da ogni parte del mondo”. Sono le parole del sindaco di Perugia, Andrea Romizi, a margine della presentazione a Milano dell’Umbria Jazz, festival italiano jazzistico che ogni anno si tiene nel capoluogo della regione.    Un’edizione speciale che torna, dall’8 al 17 luglio, nella sua formula classica dopo le limitazioni Covid.E che precede quella del prossimo anno, quando si festeggeranno i 50 anni della kermesse.
Ma non solo, visto che saranno anche passati 500 anni dalla morte del ‘divin pittore’, il Perugino: “Due ricorrenze che vanno onorante fino in fondo e che ci fanno essere tutti molto concentrati – ha commentato il sindaco – c’è un dialogo tra quello che accade nelle piazze e la Galleria Nazionale dell’Umbria che ospita tanti lavori del Perugino”. Un connubio “che andremo sicuramente a implementare nella prossima edizione”, quando “ci saranno programmazioni ambiziose, come quelle di quest’anno”. Insomma, il prossimo anno “nessuno potrà permettersi di rinunciare a una visita nella nostra città, ma anche nel 2022”.    Sul fronte del turismo “i dati che abbiamo ci confortano – ha continuato – la Regione ha messo in campo una campagna di promozione del territorio molto importante che sta dando i suoi frutti”. Sono dati “che andremo ad aggiornare di periodo in periodo, l’aspettativa è che possano essere migliorati con festival come Umbria Jazz – ha concluso il sindaco – non tutti conoscono le bellezze del nostro territorio, che in molti, invece, dovrebbero conoscere”.

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