“L'antica prigione sotterranea di Narni, in cui si svolgevano gli interrogatori dell'Inquisizione, è un'attrazione turistica unica al mondo”. Ad affermarlo il settimanale tedesco Die Zeit in uno speciale firmato da Julia Reichardt. “A circa un'ora da Roma – sottolinea Die Zeit – Narni attira i turisti soprattutto per i suoi tesori culturali, in particolare i resti romani del Ponte d'Augusto e dell'acquedotto. Ma forse solo pochi sono a conoscenza dell'immenso patrimonio artistico e culturale dei suoi sotterranei. Qui sono state rinvenute le rovine dell'antico convento domenicano di Santa Maria Maggiore, che conserva affreschi antichissimi, una chiesa rupestre e soprattutto le celle dell'Inquisizione”.
Ed è proprio il carcere ad attrarre l’attenzione del reporter tedesco. “Partendo dalla storia di Giuseppe Lombardini, guardia dell'Inquisizione arrestato per aver favorito la fuga di un suo compagno d'armi – scrive la giornalista – ci si immerge in una storia misteriosa. Nella cella in cui fu imprigionato ha lasciato numerosi graffiti, oltre alla scritta ‘Io, Giuseppe Andrea Lombardini, sono stato incarcerato qui il 4 dicembre 1759’ e 'Innocente'. Grazie agli studi dello storico Roberto Nini – continua – la sua storia è venuta alla luce e, dopo una lunga ristrutturazione del sito, questa prigione è stata inserita nel tour che porta alla scoperta dei tesori sotterranei di Narni. Da non perdere anche la cosiddetta 'Stanza dei Tormenti', dove avevano luogo gli interrogatori dell'Inquisizione, con tanto di archivi storici rarissimi e provenienti direttamente dal Vaticano. Insomma una vera e propria storia alla Dan Brown ambientata in Umbria”.