Chamois dà voce al binomio musica e natura, una connessione profonda che si traduce nell’arrivo della quarta edizione del Festival alt(r)i Ascolti, dal 9 all’11 agosto. Tra melodie, passeggiate e momenti di riflessione sulla natura e le sue meraviglie, alt(r)i Ascolti animerà l’incantevole borgo situato a 1.815 metri di altitudine, al cospetto del Cervino, in Valtournenche (Valle d’Aosta).
Ideato e organizzato dall’Associazione Insieme a Chamois, con il contributo della Regione Autonoma Valle d’Aosta e del Comune di Chamois e la direzione artistica di Luciana Galliano, alt(r)i Ascolti torna a testimoniare come “tanto la Natura quanto la musica travalichino le barriere culturali e linguistiche attraverso un linguaggio universale. Ancora di più nell’oasi di pace che è a Chamois – spiega Cristiana Marchese, presidente dell’associazione Insieme a Chamois – Questo, infatti è l’unico comune italiano senza automobili, raggiungibile esclusivamente in funivia o a piedi”.
Per la prima volta la manifestazione trasloca dalla piazza principale, dove sono in corso interventi di abbellimento, e, immergendosi ulteriormente nel paesaggio incontaminato del piccolo borgo, allestisce il suo palco nel ‘Plan des Avaz’, accanto al ponte sul torrente Chamois.
A dare il via al programma di 4 concerti, venerdì 9, sarà il repertorio di musica latino-americana, strumentale e cantata del Trio Caminantes, composto da Lautaro Acosta (violino, corde, percussioni), Angelo Palma (chitarra, voce, charango, flauti andini) e Miguel Angel Acosta (chitarra, voce, charango, requinto). Combinando in modo fantasioso gli strumenti della geografia musicale latino-americana, come le diverse chitarre e i flauti con il violino, proporranno brani popolari di vari autori e proprie composizioni ispirate ai più importanti poeti e musicisti latino-americani.
Sabato 10 il ritmo si trasforma in jazz e melodie contemporanee, con il Trio Colibrì, che sorprenderà il pubblico con la sua improvvisazione creativa, che pone danza e musica sullo stesso piano performativo. Colibrì, infatti, che quest’anno festeggia trent’anni di attività, è formato da due musicisti di Torino, Igor Sciavolino (sax tenore, sax sopranino, elettronica digitale), e Paolo Franciscone (batteria) e una danzatrice e coreografa di Milano, Rosita Mariani.
Domenica 11 si passa alle interpretazioni raffinate della musica antica del duo Fields e Stoye, composto da Thomas Fields e Alma Stoye, entrambi musicisti specializzati nella viola da gamba (molto popolare durante il Rinascimento e il Barocco). Per apprezzare appieno il suono delicato e la bellezza estetica di questo strumento ci si trasferirà nella chiesa, tempio sacro della musica.
Il programma musicale compirà quindi un ulteriore salto verso sonorità completamente diverse, grazie ai Pitularita, altro duo, composto dai fratelli valdostani Rémy e Vincent Boniface che si faranno interpreti della musica tradizionale alpina della Valle d’Aosta e di regioni limitrofe, come la Savoia, l’Alta Savoia e il Vallese.
Ma Alt(r)i Ascolti non è solo musica. Il Festival offre momenti di approfondimento e riflessione. Lo fa attraverso l’incontro con il giornalista e alpinista torinese Enrico Camanni che venerdì 9 presenterà il suo libro “La montagna sacra”, dove, con toni taglienti, affronta il tema dell’economia della montagna, sempre più sottomessa ai capricci dell’uomo. Sabato 10 interverrà Pierluigi Paris, ricercatore del CNR – Istituto Ricerca Ecosistemi Terrestri (Porano, TR), esperto di agroforestazione, disciplina che studia e promuove la tutela dei sistemi agroforestali tradizionali, nonché nuovi modelli colturali di consociazione tra alberi e attività agricole con alta efficienza d’uso delle risorse naturali, migliorando la fertilità del suolo. Tra i suoi vantaggi: la mitigazione della crisi climatica con la piantagione di alberi da legno o multi-produttivi tra le colture, la riduzione del rischio d’incendi forestali con il pascolo controllato in bosco, diminuendo la biomassa infiammabile.
Sempre sabato, il Festival include una passeggiata guidata da esperti ambientali per scoprire segreti, profumi, colori ed emozioni dell’alta montagna intorno a Chamois.
Gran finale domenica 11 con lo spettacolo teatrale Mucche Ballerine che, lontano da ogni retorica, racconta con ironia e amarezza l’occupazione tedesca e la Resistenza, la vita dell’alpeggio e la quotidianità della lotta, tra clandestinità e proibizioni, dallo stralunato punto di vista di Regina, una mucca combattente ridotta in clandestinità. La voce narrante è quella di Alessandra Celesia, accompagnata da Christian Thoma (oboe e clarinetto basso), Luca Moccia (contrabbasso) e Alex Danna (fisarmonica).