La Valle d’Aosta accoglie i primi tepori della primavera

foto Enrico Romanzi)-


La Valle d’Aosta è così: non si fa in tempo a sfilare gli scarponi da sci, che è già tempo di passeggiate nei boschi e picnic nei prati.

Pont-d’Ael – Il paradiso delle farfalle
Ad accorgersi per prime dell’arrivo della primavera sono, in Valle d’Aosta, le farfalle che abitano, a partire da aprile, la parte bassa della regione. È il Pont-d’Ael dove, all’ombra dell’imponente ponte-acquedotto romano, si contano, oltre l’endemica Polyommatus humedasae, ben 96 specie diurne che spadroneggiano tra praterie aride, terrazzamenti agricoli abbandonati alternati a radi boschi di roverella e pino silvestre, dove crescono specie vegetali di origine steppica e mediterranea, come l’Achillea tomentosa. Sono inoltre presenti alcune orchidee, tra cui la rarissima Cephalanthera damasonium.

Un MegaMuseo per una Mega-Primavera
Aosta compirà, quest’anno, le sue prime 2050 primavere. Tuttavia, le prime tracce abitative di questa città risalgono a diversi millenni prima. MegaMuseo è il nuovo nome di quella che era conosciuta, fino a pochi mesi fa, come area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, nella periferia occidentale del capoluogo. Si tratta dell’area megalitica coperta più vasta d’Europa, in cui si incontrano oltre sei millenni di Storia e di storie, tra le stele antropomorfe, capolavori assoluti della scultura preistorica, e le arature rituali. Il MegaMuseo è un hub culturale di fondamentale importanza per il capoluogo e per tutta la regione tanto per i locali quanto per i visitatori, sede di importati eventi culturali.

A partire dal 9 maggio, infatti, la mostra ‘Aosta e Pompei. Riflessi della Concordia augustea alle origini dell’Impero’ condurrà alla scoperta della vita quotidiana delle due città in epoca romana: la mostra è realizzata grazie alla collaborazione con il Parco Archeologico del Colosseo, i Musei Capitolini, il Museo Archeologico Nazionale di Ancona, i Parchi Archeologici di Paestum e Velia, il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, il Parco Archeologico di Pompei e con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli da cui proviene la celebre Concordia Augusta, che dà il nome alla mostra.

Il Picnic – scoprire la natura valdostana a piedi nudi sul prato
Placata la fame di cultura, il modo migliore per celebrare la primavera è la prima scampagnata dell’anno: l’unica difficoltà, in questo caso, per chi sceglie la Valle d’Aosta, è l’abbondanza di alternative. Sono più di 30 le aree picnic dislocate omogeneamente su tutto il territorio regionale, poste in totale simbiosi con la natura dei suggestivi e secolari boschi della Valle. Alcune delle più belle sono Lo Crou ad Avise, con vista panoramica sulla catena di Monte Bianco, Grivola e Rutor; il Bois de La Tour a Saint-Nicolas, con vista panoramica sul Monte Emilius e la Becca di Nona, La Grivola e la punta del Grand Nomenon e il Bosco di Lexert a Bionaz, situato sulle rive dell’omonimo lago. Ciascuna di esse dispone di servizi, acqua, legna e griglia per il barbecue, ampi spazi nel verde per i bambini e per gli adulti che ritrovano il piacere di accarezzare un prato, anche a piedi nudi.

(photo credits @foto Enrico Romanzi)