Rifugi alpini, si pensa a tende in quota. Gestori chiedono ‘protocollo sanitario’ ad hoc

Tende in prossimità dei rifugi alpini e tavoli all’aperto. Sono questi 2 degli scenari ipotizzati per la ripartenza estiva del turismo alpinistico ed escursionistico. Le incognite sono tante e riguardano il rispetto delle regole di distanziamento anti-Covid in presenza di tavolate e camerate comuni nelle strutture ricettive in alta quota. Alcune soluzioni sono state esaminate nella seconda commissione del Consiglio regionale della Valle d’Aosta, durante l’audizione del presidente dell’associazione dei gestori dei rifugi alpini Piergiorgio Barrel.

“Stiamo cercando di capire come poter aprire quest’anno – spiega Barrel – In alcuni casi per sopperire alla carenza di posti letto si potrebbero mettere delle tende nelle vicinanze. Sono un po’ più perplesso sui tavoli esterni, considerate le temperature rigide, forse se ne può parlare solo a bassa quota e a certe condizioni meteo”.
La richiesta dei rifugisti è di definire un protocollo sanitario ad hoc, che tenga conto delle particolari condizioni ambientali. In VdA si tenterà questa strada attraverso una commissione mista con l’azienda sanitaria regionale che potrebbe essere un’esperienza pilota a livello nazionale. “Cercheremo di coinvolgere anche il coordinamento nazionale per trovare una soluzione uguale per tutti”, aggiunge il presidente dell’associazione valdostana.

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