Aeroporto Verona, al via istruttoria su vendita Catullo a Save

L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha avviato l’istruttoria relativa alla procedura di vendita di quote della Catullo SpA, società dell’aeroporto di Verona, alla Save, che controlla lo scalo di Venezia. Ad affermarlo Dario Balotta, presidente Onlit, Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Infrastrutture e Trasporti.

“Save – rileva Balotta – aveva acquisito attraverso un’operazione finanziaria discutibile e lesiva delle norme sulla concorrenza le partecipazioni pubbliche, in più senza la condivisione del piano industriale nell’ottica dello sviluppo dell’aeroporto”.
Per Onlit, l’operazione “non solo era in contrasto con le attuali leggi e direttive ma non è stata neppure utile, al momento, per sviluppo del territorio del Garda”.
Un esposto di Onlit sulla stessa operazione Save-Catullo è stata fatta al presidente della Corte dei Conti del Veneto verificare le circostanze e accertare se ci sia stato un danno erariale derivante dalla vendita “in una operazione finanziaria dubbia per la valutazione data all’asset Catullo S.p.A.
“A quasi 3 anni dall’acquisizione – denuncia Balotta – nessun investimento e rilancio è stato fatto, più di 140 posti di lavoro sono andati persi e l’aeroporto di Brescia Montichiari è rimasto fantasma senza voli e con tante promesse di sviluppo”. Per Onlit ci sono “tutte le premesse e le motivazioni per riprendere il percorso di una gara, ad evidenza internazionale, per finalmente trovare un investitore internazionale in grado di garantire sviluppo degli aeroporti e quindi occupazione e crescita per il territorio del Garda”.

“Save, nell’ambito dell’operazione che l’ha condotta a divenire socio rilevante di Aeroporti di Verona-Catullo S.p.A. e ad investire per il rilancio dello scalo, ha acquistato le partecipazioni detenute nella società aeroportuale dal Comune di Villafranca di Verona: tutto ciò è avvenuto nel perimetro dell’operazione di rilancio dell’aeroporto e ad esito di una procedura ad evidenza pubblica di sondaggio di mercato, condotta dalla stessa società Aeroporti di Verona-Catullo S.p.A”.
È la replica che arriva dalla società di gestione dell’aeroporto ‘Marco Polo’ di Tessera dopo la notizia sull’avvio dell’istruttoria.
Affermando di non comprendere “le motivazioni a fondamento dell’esposto”, Save ha reso noto di aver “già provveduto ad attivare i propri legali per la tutela nelle sedi opportune dei propri diritti ed interessi”.

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