Gli aeroporti Catullo passano la parola ai soci per valutare l'ingresso di un nuovo partner e il gruppo veneto Save sembra in pole-position. Il cda della società che gestisce gli scali di Verona e Brescia Montichiari ha esaminato infatti il parere degli esperti indipendenti sull'eventuale ingresso di un partner privato con una quota di minoranza e deciso di convocare l'assemblea degli azionisti per il 28 ottobre per decidere se andare avanti sul progetto di aggregazione del polo del nord est.
A fine mese, quindi, l'incontro tra i soci pubblici della Catullo (i più importanti la Camera di Commercio di Verona col 27,7%, la Provincia di Trento col 21,4% e la Provincia di Verona col 14,7%) per sciogliere le eventuali riserve. Non si esclude, comunque, che già in quell'occasione possa arrivare un'endorsement in favore del gruppo veneto Save (Venezia e Treviso) che ha già avanzato una proposta non vincolante (uno scambio azionario: lo 0,9% di Save in cambio del 5% di Catullo). Il cda della Catullo ha bocciato, infatt, la proposta arrivata dalla Sacbo, la società che gestisce l'aeroporto di Bergamo.