giovedì, 19 Dicembre 2024

Save sottoscrive 35% capitale dello scalo di Verona

Save ha dato esecuzione all’accordo di investimento firmato il 10 giugno scorso con l’Aeroporto Valerio Catullo di Verona e i suoi soci di riferimento (Cciaa di Verona, Comune di Verona, Provincia di Verona e Provincia Autonoma di Trento). Il patto concretizza il progetto di integrazione industriale nella prospettiva della costituzione di un unico polo aeroportuale.    

Sulla base di quanto previsto, Save ha sottoscritto 770.830 azioni inoptate ad un prezzo di emissione complessivo di  24.443.019,30 euro. Ad esito della sottoscrizione, finanziata attraverso l’utilizzo di linee di credito già disponibili, Save detiene una partecipazione complessiva pari al 35% del capitale sociale di Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca post aumento di capitale. In esecuzione dell’accordo, le parti hanno sottoscritto un patto parasociale diretto a disciplinare i rapporti fra i soci sulla governance del Catullo e che prevede, tra l’altro, l’espressione da parte di Save di 4 consiglieri, tra cui l’ad, un membro effettivo e un membro supplente del collegio sindacale. L’assemblea ha riconfermato Paolo Arena presidente della società ed è previsto che il successivo CdA, nomini Paolo Simioni quale ad. Con l’operazione appena conclusa, Save, Catullo e i suoi soci di riferimento intendono creare un sistema aeroportuale competitivo da un punto di vista strategico oltre che economico-finanziario, al fine di contribuire ad incrementare la crescita del traffico e la qualità dei servizi offerti nel territorio di riferimento.    
“L’accordo odierno segna un momento che potremmo definire storico, in quanto per la prima volta nel Veneto si riescono a mettere insieme in un unico sistema infrastrutture di pubblica utilità – ha rilevato Enrico Marchi, presidente di Save – Negli anni abbiamo assistito a un impoverimento del nostro territorio per le continue divisioni dei suoi attori, oggi finalmente diamo prova della capacità di creare sistema attorno a un progetto condiviso di gestione di infrastrutture fondamentali per l’economia dell’area, trasformando prontamente in realtà le linee guida contenute nel Piano nazionale degli aeroporti. Ora inizia la fase operativa – ha concluso – che prevede l’approfondimento e l’approvazione entro sei mesi di un piano industriale le cui linee generali sono state già tracciate”.  

Catullo, società di gestione dello scalo veronese e bresciano, nel 2013 ha fatto registrare ricavi per oltre 37 milioni di euro, una perdita di circa 3 milioni e una posizione finanziaria netta di circa 17 milioni. A livello consolidato nello stesso periodo sono stati registrati quasi 42 milioni di ricavi ed un ebitda  di oltre 3 milioni a fronte di 2,7 milioni di passeggeri e 44 mila tonnellate di merci gestite. 

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