Dopo due anni difficili, la ripresa economica è consolidata grazie al ritorno del turismo europeo e internazionale ma questa ripartenza è spesso ostacolata dalla mancanza di personale, soprattutto per le aziende del commercio, hotel, ristoranti, negozi e attività collegate al mondo del turismo. Negli ultimi due mesi la situazione non è cambiata di molto, anzi: la maggior parte delle attività sono ancora senza lavoratori, costretti spesso a ridurre l’orario dell’esercizio delle loro attività. Tutti alle prese con la stessa difficoltà, ovvero l’assenza di personale, soprattutto nei turni serali. A rivelarlo lo studio di Confesercenti Metropolitana Venezia Rovigo, secondo il quale ad oggi, mancano oltre 30.000 lavoratori, ovvero il 40% del personale.
“Possiamo dare a questo fenomeno paradossale le spiegazioni più varie, che vanno dai contratti di lavoro inadeguati, al reddito di cittadinanza, ai giovani meno propensi di lavorare in questi settori – spiega Emiliano Biraku, vicepresidente della Confesercenti metropolitana – Si tratta di elementi che,in parte, possono certo concorrere ad un fenomeno che ha tuttavia la sua origine principale nelle efficienze del nostro mercato del lavoro. Il problema principale non è costituito dalla scarsità delle alternative nel mercato dell’occupazione e, nemmeno, dalla scarsa propensione al lavoro, ma semmai dall’asimmetria informativa sulle opportunità di lavoro e dall’inefficienza dei servizi di formazione e di quelli per l’impiego. È una vera emergenza economica, riconosciuta anche dalla Regione Veneto che ci ha coinvolti recentemente in un tavolo di crisi. Le imprese aspettano delle risposte e soluzioni immediate che possano almeno salvare il resto della stagione turistica”, conclude Biraku.