Ivan De Beni, presidente di Federalberghi Garda Veneto ha inviato una lettera ai primi cittadini della Riviera degli Olivi e del suo immediato entroterra in cui chiede, in rappresentanza della categoria, che non venga sottostimato il fenomeno degli affitti turistici brevi non imprenditoriali e di darvi soluzione in maniera più determinata. Sia attivando una rete di controlli che incrociati che coinvolgano le Amministrazioni locali, i comandi di Polizia e la Guardia di Finanza; sia applicando la cosiddetta norma ‘salva Venezia’ anche sul territorio del Garda Veneto.
“Non siamo contrari ad altre forme di ricettività – afferma De Beni nella missiva – tanto più che Federalberghi Garda Veneto ha tra i suoi Soci molti esercizi extra alberghieri, ma questo tipo di offerta turistica va regolamentata. Chi si avvicina a questa forma di prodotto turistico deve mettersi in regola: dalle comunicazioni alle amministrazioni comunali al pagamento della tassa di soggiorno e dei vari oneri fiscali. Per questo auspichiamo che vi siano maggiori controlli, arginando così tutte quelle opacità che hanno reso possibile nel tempo una proliferazione indiscriminata di queste realtà, dando luogo a concorrenza sleale, evasione fiscale, spopolamento dei centri storici, mancanza del rispetto delle regole di sicurezza. Per questo chiediamo che anche sul nostro territorio vengano svolte azioni simili a quelle fatte per le gradi città d’arte del nostro Paese”.