venerdì, 22 Novembre 2024

Terme Euganee, il 2013 inizia con il piede sbagliato

Bregolin: Preludio a tragedia di anno iniziato male che non vogliamo finisca peggio

Il 2013 inizia male per il turismo euganeo con un -9,6 % di presenze nel solo mese di gennaio rispetto allo stesso mese nel 2012. “Non posso esimermi dal commentare con eguale negatività i primi feedback ricevuti da molti nostri albergatori – interviene Gianluca Bregolin, presidente Assoalbergatori – Strutture a 3 stelle dall’ottimo rapporto qualità/prezzo e dalla recente ristrutturazione rivelano un gennaio dal 20% di fatturato in meno rispetto a quello di un 2012 che già li aveva costretti all’osso”. Il il 2012 è stato un anno negativo anche secondo i dati dell’Osservatorio Statistico di Turismo Padova Terme Euganee che segnalano un -8% rispetto alle presenze italiane di 2010 e 2011.
“Con l’essere venuto meno del cliente di lingua tedesca, che si concentra ora maggiormente sulle terme del suo paese – prosegue Bregolin – la linea imprenditoriale euganea si è focalizzata sul mercato interno che iniziava a scoprirci e ad approcciarci con sempre più interesse. Questa scelta, se per anni ha tamponato la situazione di decrescita proveniente dalle frontiere, è venuta a scontrarsi ora con la realtà che sta vivendo la nostra nazione e con un calo dei consumi generalizzato, dove a farne le spese sono principalmente i servizi superflui, considerati non indispensabili in un momento in cui maggiormente si pondera e centellina ogni uscita”.
Federalberghi, intanto, chiede alla classe politica l’istituzione di un ministero del Turismo con portafogli, trattandosi della più grande industria italiana, che nonostante tutto continua a produrre giro d’affari ed occupazione.
“Ci attendiamo che la politica faccia la sua parte, ma non possiamo aspettarci che le soluzioni arrivino dall’alto, non di questi tempi dai continui tagli – conclude Bregolin – La situazione attuale è negativa e questo non può che dimostrarci la necessità di darci delle prospettive ed essere da stimolo nel fare sistema. Le operazioni promozionali del Consorzio Terme Euganee hanno riportato l’attenzione su di noi, le ricerche del Centro Studi Termali stanno dando maggior eco alle nostre certificazioni. L’avere fatto sistema nella gestione della nuova contrattualistica lavorativa ci ha permesso di garantire qualche posto di lavoro e di salvare qualche struttura già vicina alla chiusura. Da presidente non posso che volere una dedizione ed una coesione di quel tipo, perché solo l’aggregazione e la partecipazione possono portare alla salvezza”.

 

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