Venezia, GTI  contro modalità ingresso Basilica San Marco

“Le modalità di accesso alla Basilica di San Marco non sono solo contrarie ad ogni logica anti assembramento, ma disincentivano l’ingresso anche dei più motivati, quindi dei turisti italiani e stranieri, che finalmente stanno ritornando nella città lagunare”. Così Silvia Graziani, referente GTI-Guide Turistiche Italiane per il Veneto. In discussione è la preclusione ad ogni forma di prenotazione, anche online, e alle corsie preferenziali un tempo riservate agli operatori. «
“Tutti – sintetizza Graziani – dobbiamo metterci in coda. Singoli, coppie, gruppi. Così però si sosta all’esterno, anche per ore, al sole, passando per tre differenti file: una per il biglietto, una seconda per il deposito zaini, una terza per entrare. Oltre al fatto che il distanziamento è impossibile da mantenere, c’è chi, legittimamente, si scoccia e decide si saltare la tappa”.
Per Graziani, dal momento in cui il patrimonio artistico è tornato fruibile, “era prevedibile tanta richiesta. Motivo per cui sarebbe stata utile una diversa programmazione, che la prenotazione anticipata, anche on line, avrebbe addirittura reso più agevole, nel pieno rispetto del contingentamento obbligatorio. Sarebbe stata anzi d’ausilio anche per presidiare”. Secondo Graziani, le ragioni addotte, di carattere prefettizio dovrebbe essere riviste. Insomma, la Procuratoria potrebbe e dovrebbe rivedere i piani.
“La situazione è insostenibile. Vanno apportati correttivi. Il turismo sta riprendendo, lo abbiamo tutti desiderato. Così – conclude Graziani – si mortificano i visitatori e gli operatori. E si infligge un inutile colpo al turismo stesso”.

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