FAI riapre la malga di Monte Fontana Secca e Col de Spadaròt
17 Settembre 2025, 12:00
Dal 20 settembre il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS apre al pubblico la malga di Monte Fontana Secca e Col de Spadaròt: un alpeggio sul Monte Grappa, con quattro edifici storici e centocinquanta ettari di pascolo e di bosco a 1.600 m di altitudine. Donata al FAI nel 2015, da Liliana e Bruno Collavo, in dieci anni la malga è stata oggetto di un lungo e complesso cantiere, dapprima per la conoscenza necessaria al
progetto, poi di restauro e ricostruzione, che oggi segna un fondamentale traguardo.
Dei quattro edifici storici da recuperare, i due principali sono terminati. Lo Stallone, che era ridotto a un rudere, è stato completamente ricostruito, sul suo sedime e nel suo volume originari, con tecniche e materiali tradizionali e tecnologie innovative, e oggi si configura come il fulcro della malga: non più una stalla, ma un edificio spazioso, confortevole e autosufficiente, pensato per l’accoglienza del pubblico, l’ospitalità, il ristoro e la didattica, che aprirà ai visitatori con tutti i servizi la prossima estate, nel 2026.
Già aperta, invece, l’ex Casa del Malgaro o Casera di Valle: una tipica piccola abitazione di montagna, ora restaurata, ma anch’essa riallestita per una nuova funzione, ovvero come spazio narrativo, dove un video racconto realizzato con proiezioni immersive, curato dal FAI – frutto di studi e ricerche svolte in collaborazione con l’Università di Padova, tramite 7 borse di studio assegnate dalla Fondazione a giovani ricercatori – e affidato alla voce dell’attrice, produttrice e regista di origine veneta Michela Cescon, svela al pubblico la storia di questo paesaggio, ne ripercorre le tappe, i protagonisti, le fortune e i drammi, e ne spiega il valore, oltre che naturalistico – di paesaggio sottoposto a vincolo e tutelato dalla rete ecologica Natura 2000 dall’Unione europea -, soprattutto culturale e sociale, nel passato, per il presente e per il futuro.
All’inaugurazione hanno partecipato: Marco Magnifico, Presidente FAI; Bruno Zanolla, Sindaco di Setteville; Liliana Collavo, donatrice; Daniela Bruno, Direttrice Culturale FAI; Aldo Carozza, Consigliere Fondazione SAME; Dario Bond, Presidente del Fondo Comuni Confinanti.





