“L’istituzione di 2,5 euro di addizionale comunale sui diritti d’imbarco è stata annunciata a dicembre 2022, con effetto a partire dal primo aprile 2023 ed è conseguente ad una legge del Parlamento e di un accordo sottoscritto con la Presidenza del Consiglio dei ministri”. Lo afferma Michele Zuin, assessore al Bilancio del Comune di Venezia, in merito alla richiesta di Save, che gestisce l’aeroporto di eliminare il prelievo pena la perdita di voli (leggi qui la news).
“Per l’aeroporto veneziano, il 2023 si è chiuso con ben 11.326.212 passeggeri, con un +21,4% rispetto all’anno precedente – dice Zuin -, dato confermato anche a gennaio 2024, con un andamento positivo del +3% rispetto al corrispondente mese del 2019 e del +1,6% rispetto a gennaio 2023, in gran parte per i voli internazionali. Un segno della vitalità e della capacità attrattiva del nostro aeroporto. Dati che confermano che l’introduzione della addizionale di 2,5 euro non ha influito in alcun modo nella ripresa del traffico post-pandemia. Somme che da aprile 2023 sono riscosse dagli operatori, ma non ancora riversate nelle casse del Comune. Respingiamo nuovamente, invece, la proposta formalizzata da Save nel ricorso presentato al Tar, di aumentare in alternativa l’addizionale Irpef ai cittadini veneziani – conclude Zuin -. Non abbiamo alcuna intenzione di mettere le mani in tasca indistintamente ai residenti del Comune di Venezia, che già fanno i conti con gli extra costi di una città speciale”.