martedì, 19 Novembre 2024

Zaia: non toccateci crociere ma ok a prenotazioni per Venezia

“Con giornate che toccano anche le 150.000 presenze, l’overbooking a Venezia è un problema per cui sono favorevole a contingentare gli arrivi attraverso una prenotazione: non lo trovo trascendentale, anche se deve essere rispettosa delle classi sociali, premiando chi si prenota prima e non chi ha il reddito più alto. Venezia non deve diventare una città per ricchi, ma deve essere garantita a tutti”. Ad affermarlo Luca Zaia, presidente del Veneto, in occasione dell’apertura di ‘Buy Veneto’ dedicato al turismo. “Venezia va rispettata – ha aggiunto – ma non deve essere ingessata turisticamente. E poi investiamo sui giovani, perché questo, negli anni ci darà un ritorno pauroso”.

Zaia, inoltre, si è espresso in merito al settore crocieristico. “Qualcuno sta lavorando per sfilarci le grandi navi, perché si fanno grandi riflessioni, ma nessuno parla del tema delle navi commerciali e delle petroliere: se vogliono sfilarci la crocieristica, ce lo dicano subito, anche perché siamo davanti ad una lite ministeriale tra Infrastrutture, Ambiente e Beni culturali.

Non è un caso – ha aggiunto – l’uscita del ministro Franceschini, che, se fosse convinto di fare il bene di Venezia, avrebbe però parlato di tutte le grandi navi, visto che Porto Marghera non è in Texas. E gli altri ministeri interessati non hanno detto nulla perché avrebbero dovuto smentirlo.  

Sulla questione – ha sottolineato Zaia – paghiamo lo scotto di una comunicazione devastata a livello internazionale. La verità è che tutti non vogliamo le grandi navi in canale della Giudecca e in bacino San Marco, ma la Laguna è molto grande: come entrano le super petroliere, perché non dovrebbero poterlo fare anche le navi da crociera? La soluzione indicata dalla Regione è semplice: si risolva il problema, sentito il Comune: tra canale dei petroli, Contorta o variante Brugnaro, scegliete voi, ma non dite che ci sono posizioni ostative da parte della Regione.

La partita, a tutt’oggi, è in mano al Governo. E ci fa ridere sentire certe critiche da parte di un Governo che autorizza le trivellazioni”. 

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